Consiglio Comunale – TARI, proposta approvata
gruppi di Minoranza tutti astenuti sulla votazione, la Maggioranza all'unanimità vota in maniera favorevole
Avellino – Dopo la sospensione avvenuta ieri sera, il consiglio comunale riprende quest’oggi ma tarda a ricominciare per via della richiesta del consigliere Giancarlo Giordano di una capigruppo. “ Considerando che ieri sera la maggioranza senza l’ausilio dell’opposizione non avrebbe raggiunto il numero legale – tuona l’onorevole – non mi sembra corretto ripartire dalla votazione. La discussione deve essere rifatta dal principio “.
La richiesta risulta ragionevole agli occhi del presidente Livio Petitto e l’Assise si scioglie momentaneamente.
Una volta rientrati in aula, Nadia Arace pone all’assessore al bilancio come sia stata possibile una riduzione di percentuale sulla TARI (discussione intavolata nel consiglio di ieri), chiedendo dettagli più nitidi. La risposta di Maria Elena Iaverone non soddisfa l’opposizione che esprime le proprie perplessità attraverso gli interventi di Alberto Bilotta e Dino Preziosi, i quali all’unanimità sottolineano una mancanza di allerta da parte dell’amministrazione nel parlare di certi numeri.
“ Teatro e ACS peseranno moltissimo sul bilancio – conclude Giordano – perciò preferirei che si avesse un atteggiamento meno arrogante quando si trattano certi argomenti. E in risposta all’intervento di ieri sera a cura di Lorenzo Tornatore, vorrei dire che questa luce in fondo al tunnel io non la vedo. Magari sono io cieco, ma la realtà è che la vostra amministrazione è fallimentare e i cittadini sono mal governati “.
L’ultimo intervento arriva dalle fila del PD a cura di Mafalda Galluccio che chiarisce la sua posizione. “ Il cosidetto trasformismo non è da intendere negativamente – dice – perché in politica è una cosa che succede spesso. Indipendentemente dalla posizione in cui mi trovo, che sia in Maggioranza o in Opposizione, ho sempre ragionato con la mia testa “.
Finalmente si giunge alla votazione del punto 5 all’ordine del giorno che vede gli interi gruppi di minoranza astenersi, ma la maggioranza, avendo i numeri, vota in maniera favorevole e la proposta viene approvata.