A tutela della condizione anziana, la FAPACLI e l’attivismo sul territorio

Un'associazione contro solitudine e abbandono: la FAP Acli a sostegno degli anziani

anzianiC’è, negli ultimi tempi, una drammatica ridondanza di notizie che raccontano la vulnerabilità degli anziani, la loro pericolosa esposizione alla violenza, al sopruso, alla sopraffazione. E’ un’epoca in cui del patrimonio di storia e d’amore che gli anziani custodiscono si trascura l’importanza. I nonni dell’umanità sono emarginati e dimenticati, spesso, laddove dovrebbero, invece, essere destinatari di lodi massime e profondo rispetto, in quanto capostipiti di intere generazioni.

Il Segretario provinciale della FAP Acli, Gerardo Salvatore, contattato telefonicamente, ha accettato di esprimere la propria posizione in merito partendo da dati allarmanti che parlano di un’emergenza in crescita progressiva e proporzionale alla popolazione che invecchia. Ne è emersa la necessità di tutelare le potenziali vittime di criminali subdoli e senza scrupoli, perfezionando le garanzie legislative in merito e, soprattutto, recuperando un patrimonio di valori dimenticati o sottovalutati dalla società odierna, costantemente distratta e attratta, piuttosto, dal tutto e subito. 

«Gli anziani sono uno scrigno di sapienza – ha affermato il Dott. Salvatore – da trasmettere ai giovani attraverso un processo di osmosi intergenerazionale che svolga un’azione di pedagogia sociale, salvandoli dal disorientamento, anche mediatico, e dal disincanto generato da una classe dirigente che manca di risposte concrete». L’importanza del racconto dei nonni, dunque, per recuperare, conservare e tramandare la tradizione, la storia e il valore della famiglia, ma anche per riequilibrare i parametri di giudizio, in una realtà attuale di pericoloso degrado morale, in cui si è distorta l’idea comune dell’autentica ricchezza. E di qui l’auspicio, affinché ci sia «l’impegno di presentare in Parlamento un disegno di legge a tutela degli anziani, che metta magistratura e forze dell’ordine nella condizione di intervenire in maniera concreta ed efficace».

Una società, che abbandona chi non è in grado di organizzare autonomamente la propria sopravvivenza né di difendersi, conduce al depauperamento dei valori e dei legami familiari. Perché possa dirsi civile, è necessario, dunque, che sollevi gli anziani dal rango di oggetti da rottamare e restituisca loro quello di risorse fondamentali alla crescita della comunità. 

 

di Eleonora Fattorello

Source: www.irpinia24.it