Centro per l’autismo – Varrecchia chiede maggiori controlli, Arvonio istallerà le telecamere
Il comandante dei vigili promette entro dieci giorni l'istallazione di telecamere nel sito, mentre l'attesa per la riapertura cresce giorno dopo giorno
Avellino – Il centro per l’Autismo sito in Valle, dopo aver ricevuto attacchi da parte di vandali e l’indebolimento di un lato della recinzione a causa di una colluttazione con un automobile è divenuto nuovamente centro della cronaca irpina.
Le problematiche relative all’apertura non sono le uniche a destare preoccupazione da parte dei genitori dei ragazzi disabili, al momento confinati al primo piano del plesso di Bellizzi ove pagano un fisso mensile di 456 euro al Comune di Avellino, bensì anche la sicurezza del sito di valle, la quale è molto precaria, non è efficientissima. A riguardo di tale faccenda, il portavoce dell’associazione AIPA Michelangelo Varrecchia esprime la sua opinione:” Tre mesi fa abbiamo inviato una richiesta ai vigili urbani per l’istallazione di un collegamento video nella struttura – dice – il comandante Michele Arvonio, sollecitato nuovamente negli ultimi giorni, ci ha assicurato che entro il 20 Novembre verrà applicato un sistema di videosorveglianza con tecnologie utilizzate anche per il controllo urbano in città “.
Varrecchia, con l’appoggio dell’intera associazione, aveva anche fatto richiesta al Comune di procedere mediante un servizio di vigilanza da parte di due genitori dei bambini autistici, i quali si sarebbero fatti capo delle spese di acqua, metano e luce di un area dello stabile, occupandolo la mattina e sorvegliandolo la sera, ma da Palazzo di Città nessuna risposta. ” Circa due mesi fa inviammo una PEC al comune - spiega - ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta. I genitori che si erano proposti per questo servizio non avrebbero chiesto nessun compenso economico, ed essendo ambedue impiegati della Cosmpol, conoscevano anche le modalità più giuste di controllo notturno. Si tratta di salvaguardare un istituto per ragazzi più sfortunati di noi, ed è inconcepibile che a distanza di anni è ancora tutto un mare piatto “.
Dunque stando a ciò che si evince dalle ultime news, bisognerà attendere l’intervento del sistema di videosorveglianza per dormire sogni più tranquilli, in attesa che l’edificio venga aperto per permettere ai ragazzi di poterlo occupare.
” Portateci a Valle - conclude Varrecchia – questi ragazzi meritano di vivere un’esistenza dignitosa “.
di Michael Mambri