UIL – Il Sindacato esprime profondo cordoglio per le vittime della strage Pugliese
La riflessione riguarda i sistemi di controllo dell’esercizio utilizzati e gli investimenti in sicurezza e manutenzione effettuati
La CST UIL Avellino-Benevento, esprime profondo cordoglio per le vittime cittadini e lavoratori coinvolti nella strage del Treno in Puglia. Una vicenda incresciosa e dolorosa che obbliga, senza nessuna strumentalizzazione, ad una profonda e mai troppo sollecitata riflessione, circa la gestione regionale delle Ferrovie Secondarie, che sono state per anni anche modelli di gestione metropolitana dei servizi ferroviari per poi diventare l’emblema dell’abbandono e della deresponsabilizzazione dei Governi, che le hanno lasciate alle difficoltà economiche delle Regioni, aggravate ogni anno da tagli lineari e riduzioni illogiche di risorse.
Le ferrovie secondarie italiane, come in Puglia Ferrotranviaria s.p.a., in Campania sono rappresentate da Circumvesuviana, Sepsa, Metro- Campania nord est, non rientrano nelle competenze della RFI e quindi di ANSFA (agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie l’organismo indipendente creato in Italia per regolamentare la sicurezza della circolazione ferroviaria sulla rete nazionale) ma dalla USTIF ( ufficio speciale trasporti a impianti fissi – un organo periferico del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti italiano) formalmente e direttamente controllato dal Governo, quindi non proprio abbandonate a se stesse come si vuol far sembrare, ma sicuramente in gravi difficoltà per la mancanza oramai endemica di investimenti in materiale rotabile e infrastruttura ferroviaria che costituiscono da anni il vero problema che il sindacato ha invano denunciato nell’indifferenza dei governi.
Non si tratta di quanti KM di binario unico ci sono, che pure abbondano nel sud del Paese, ma di quali sistemi di controllo dell’esercizio vengono utilizzati, di quali investimenti in sicurezza e manutenzioni vengono effettuati. I lavoratori ed i cittadini hanno uguali diritti che non possono variare a seconda del treno che prendono, se in Italia tutto è riportato all’ Alta velocità lasciando alla indifferenza istituzionale ogni altro servizio, ci saranno sempre troppe occasioni per doversene dolere. Il sistema di regolazione dell’esercizio utilizzato in Puglia è lo stesso che viene ancora utilizzato in alcune tratte dell’EAV ( Circumflegrea ) e non solo, in questi casi i treni hanno incroci predeterminati in alcune stazioni e possono essere spostati solo con l’intervento dei capi stazioni, quindi non c’è un blocco automatizzato dell’esercizio ma nemmeno un fai da te indifferenziato, che comunque espone al rischio di errore umano sempre in agguato e sempre più da ridurre ai minimi possibili.
La Campania è abbandonata ed isolata sia nei servizi interni regionali che in quelli metropolitani, e mentre parliamo di alta velocità verso Bari e di interventi di riqualificazione di lacune tratte come BN-AV-SA ci sono tante e troppe graduatorie che vedono i nostri servizi regionali in coda alle classifiche di affidabilità e sicurezza, laddove non tanti anni fa si era ai vertici per tecnologia e fiducia dell’ utenza. Il Governo deve rispondere alla Regione per i tagli e per gli investimenti, perché appare evidente che troppo si tagliato e tanto male si è fatto in passato da dover intervenire subito ed anche direttamente in casi di incapacità ed inadempienza prima che sia troppo tardi.