Teora – Da sabato la mostra di Guarino e Buccelli tra moderno e contemporaneo

Sabato il vernissage presso il Museo d'arte con cinquanta opere visionabili fino all'8 maggio

mostra di pitturaTeora si conferma laboratorio di arte e di cultura dell’Alta Irpinia. Sabato 16 dalle 18 parte un nuovo appuntamento artistico nella pinacoteca comunale  dal titolo ” Dal moderno al contemporaneo”. A presentare le loro opere saranno  stavolta Nicola Guarino e Eddy Buccelli per la prima volta insieme in una bipersonale  con cinquanta opere degli ultimi anni..
A fare gli onori di casa ancora  l’Arch. Guarino curatore del museo d’arte  e  di numerose mostre organizzate , tra le tante, le personali di Gianni Mastrantoni, Augusto Ambrosone, Enzo Angiuoni, Giacomo di Troia.
“Questa volta lo spazio espositivo è diviso con un collega napoletano, da un anno residente a Teora, con cui è nata da subito una bella affinità che ha convinto entrambi a programmare un progetto insieme e metterci a confronto. Ci unisce la passione – dichiara  Guarino – seppur tecnicamente e stilisticamente molto diversi”.  Guarino è palesemente contemporaneo mentre Buccelli è un figurativo, un pittore di scuola napoletana, tra gli ultimi seguaci della scuola di Posillipo.
” Ci unisce la voglia di fare, di metterci in gioco, di manifestare cio’ che sentiamo e in cui crediamo. Siamo entrati in perfetta sintonia e ci differenzia solo il modo di dipingere”. Guarino riporta in pittura la sua emotività e  le grida degli abitanti del suo territorio mentre l’arte di Buccelli nasce da una matrice di scuola napoletana con contaminazioni di carattere tecnico che si avvicinano alla pittura francese impressionista.
Guarino proporrà una ventina di lavori che mantengono fede alla sua poetica e alle sue scelte artistiche di derivazione astratta. Le sue opere raccontano il disagio dei paesi, le strade silenziose, la desolazione, la solitudine e l’assenza di prospettive per i giovani. Temi di intensa e drammatica attualità che coinvolgono soprattutto i piccoli centri e una provincia dove ” i giovani hanno abbandonato l’agricoltura, l’industrializzazione ha segnato poco il territorio e non ha portato ai risultati che ci aspettavamo” aggiunge Guarino. Un sentire pessimistico che è  molto frequente tra gli artisti, soprattutto in quelli convinti che l’arte debba raccontare la verità e condizioni esistenziali che coinvolgono non solo il singolo ma la collettività. Argomenti che tornano anche nelle poesie di Nicola Guarino confluite in quattro volumi e nel  quinto in uscita, ” Il pianto della luna” , dove rimarcherà “le difficoltà dei piccoli borghi senza futuro  e le preoccupazioni dei genitori che riprendono le valige per ripartire ed emigrare perche’ senza la speranza di invertire la rotta. La prima poesia, da cui prende il titolo il libro, è proprio il  lamento della luna per gli abitanti della Terra e specialmente per i giovani di oggi in difficoltà”.
Le opere di Buccelli risentono  invece di quarant’anni di carriera e di ricerca artistica . Il pittore napoletano ama rappresentare panorami caratteristici dove domina la luce e si avverte perfino la sensazione dell’aria che li circonda. La sua arte si colloca dichiaratamente tra 800 napoletano e l’impressionismo francese di cui definisce grande ammiratore:
“Mi piacciono molto gli impressionisti  – dichiara Buccelli – in particolare Monet, Manet, Degas, e sono i miei modelli di riferimento . Mi piace rappresentare la figura  umana e specialmente il paesaggio” dove mediante giochi di luce rivela la bellezza della natura e la sua magia.  E proprio la sua passione per l’impressionismo lo ha condotto  ad alcune opere omaggio a Monet in cui compaiono la casa e il giardino del grande maestro.
Buccelli proporrà da sabato un ciclo di opere con  paesaggi primaverili e  di montagna, scene di vita quotidiana e vedute caratteristiche di Napoli, Posillipo e Amalfi, luoghi a cui è molto affezionato e che ha attentamente cercato, vissuto e amato.
“L’arte – aggiunge Guarino – è scavare nella propria interiorità e manifestare quelle sensazioni e sentimenti che produce il nostro animo”. E quasi allo stesso modo secondo Buccelli l’arte è “espressione dell’intimità  e del pensiero sulla base pero’ della conoscenza , dell’esperienza e del sacrificio” prendendo le distanze da chi scambia per arte delle vere e proprie macchine di denaro come considera alcuni casi storici come l’urinatoio di Duchamp o gli escrementi di Manzoni.
Instancabile e poliedrico Guarino coltiva da anni il suo impegno di promotore di arte visiva e di artista impegnato su piu’ fronti. Prossimamente esporrà un suo autoritratto a Savona e sarà tra i protagonisti nel bellunese di una collettiva dal titolo ” Arte per la vita”. Nei giorni scorsi ha aperto invece la quinta tappa della mostra ” Omaggio a Toto’ ” partita lo scorso gennaio proprio dalla Pinacoteca di Teora per la quale sta allestendo un grosso evento che riunisce i lavori di cinquanta artisti di tutta Italia che saranno successivamente riprodotti in catalogo.
Per Buccelli l’appuntamento di sabato si presenta come il coronamento di una carriera ricca di mostre e di importanti riconoscimenti che lo hanno condotto a una piena maturità . Tra le esperienze piu’ importanti del suo lungo percorso artistico l’indimenticabile personale  di ceramica di qualche anno fa a Palazzo Serra di Cassano a Napoli in occasione del bicentenario della Rivoluzione Napoletana:“ In quell’occasione ebbi l’onore di conoscere la nipote di Benedetto Croce che mi aiutò moltissimo nella trattazione di soggetti ed eventi di argomento storico. Realizzai sedici piatti decorandoli col mio modo di dipingere e con l’applicazione del colore in maniera pastosa con cui ho ottenuto un effetto materico assai interessante e d’effetto”.
Le sfide per Buccelli pero’ non si sono concluse e insieme a Guarino ci sono i presupposti per la creazione di un laboratorio di pittura per i giovani e che potrebbe partire nei prossimi mesi.
La mostra ” Tra moderno e contemporaneo” sarà visitabile tutti i giorni dalle 17,00 alle 19.30 fino all’8 maggio. Al vernissage interverrà il Sindaco di Teora  Stefano Farina, il critico d’arte Lucia Basile e il presidente di Arteuropa Enzo Angiuoni.

Generoso Vella

 

Source: www.irpinia24.it