Avellino – “Io non ci sono” apre al dibattito tra cittadini e alla rivoluzione culturale

Ieri, nella caffetteria di Piazza del popolo, una serata di confronto con Iermano e Preziosi per parlare della citta' e delle sue esigenze. All'unanimita' il bisogno di piu' cultura e crescita collettiva

DIBATTITO PREZIOSIAvellino – “Io non ci sono ” rilancia il dibattito tra liberi cittadini. Ieri presso la caffetteria di Piazza del Popolo si è svolto un nuovo incontro per discutere sulla citta’ e i suoi bisogni con Dino Preziosi, Toni Iermano e tanti assidui e nuovi amici del movimento che da diversi mesi invita a una cittadinanza attiva e a un forte attivismo e confronto di idee per migliorare Avellino.

E come accaduto nei precedenti incontri, si parte dall’arte e dalla cultura e anche in questa occasione un contributo importante è offerto dal maestro Edoardo Iaccheo che ha presentato al pubblico una sua tela intitolata ” Archeologia” realizzata in occasione di una mostra tenutasi qualche anno fa a Pompei. L’arte di Iaccheo si distingue da subito per una graduale stesura tono su tono, in velature sovrapposte, con cui ottiene un morbido effetto plastico che consente al colore di divenire un elemento fondamentale della tela e che sapientemente il pittore sa utilizzare da seguace ed erede della tradizione veneta del XVI secolo.

Un’opera che non rinnega la poetica del maestro da sempre concentrata su problematiche storiche e letterarie, fin dal 1966 quando ha cominciato la trattazione di temi umanistici e di attualità come ad esempio la guerra del Vietnam : “In tutta la mia vita - ha dichiarato Iaccheo – ho avvertito l’esigenza di essere un artista della cronaca e non del linguaggio dell’anima”. Poi qualche nozione di educazione visiva e la presentazione della sua tecnica che si arricchisce, oltre a un delicato tonalismo, dall’ uso della carta giapponese, adoperata nel restauro e in questo caso ” per far vibrare il quadro”. “Fin dai tempi dei Greci - ha concluso l’artista – per fare politica era necessaria la conoscenza e la bellezza . La politica deve essere sinonimo di bellezza e deve  costruire nuova bellezza”.

Parecchio soddisfatto della partecipazione al dibattito il professore Tony Iermano che ha aggiunto alle parole del maestro che ” guardare al futuro poggia sull’idea della bellezza” invitando a prender ad esempio quelle città moderne  in cui “sono i cittadini che impongono i modelli e i progetti”. Affermazioni che illustrano chiaramente la nascita del movimento di cittadini che si definisce “una forma di democrazia non rappresentativa ma diretta e, nello stesso tempo, un’alternativa istituzionale”.

Il primo intervento è di un giovane laureato in Storia, Ciro Oliviero, che ribadisce il valore della cultura per la crescita della città e per i suoi coetanei: ”Occorre avviarci alla bellezza per riprenderci il nostro passato, dare vita al centro storico e liberarlo dall’abbandono. Bisognerebbe fare del teatro, dell’anfiteatro e della dogana il polo culturale del centro storico e tanto si potrebbe fare anche per Parco Santo Spirito poco utilizzato salvo in occasioni sporadiche”. E aggiunge che ” anche il cittadino deve interessarsi della politica locale e del territorio e non adoperare i nostri monumenti, come la fontana dei tre cannuoli, per lavare i cani o i panni. Ricucire i rapporti tra cittadini e amministratori può avvicinare ai fasti del passato e programmare un futuro diverso per Avellino”.

La comunita’ civile sembra aver trovato in questi incontri quotidiani, il modo e l’occasione giusta per confrontarsi e ipotizzare il cambiamento che senza la cultura non puo’ esserci: ” Ad Avellino sentiamo la necessità di riferimenti culturali forti e di vivere pienamente la città. - ha affermato il signor Oreste Aniello – Da uomini liberi quali siamo possiamo trasmettere meglio questo bisogno e valorizzare l’individuo, il centro storico e le periferie”.

” Avellino si presenta come una città in crisi che ha bisogno di armonia e dove manca l’aggregazione e la comunicazione tra i suoi abitanti”. Cosi esordisce invece il consigliere di opposizione Dino Preziosi, ideatore con Iermano del movimento ”Io non ci sono ” che registra all’unanimità’ l’urgenza di piu’ cultura e solidarietà per risollevare le sorti della città ma anche ” il coinvolgimento dei giovani e aiuto a chi ne ha bisogno” .E a tal proposito potrebbe rivelarsi utile l’idea di Preziosi di rimborsare agli studenti le tasse universitarie in cambio di 15 ore di assistenza agli anziani. Un provvedimento che risolverebbe due problemi importanti come il disagio giovanile e l’abbandono delle fasce piu’ deboli.

“Dobbiamo invitare la citta’ a un’educazione civica, abituare a una vita sociale e assistenziale e far sentire il cittadino parte attiva della vita pubblica “. Altra interessante proposta di Preziosi, la cessione di appartamenti sfitti a studenti universitari come misura per portare reddito ad Avellino. ” Una città - secondo il consigliere comunale- non di vita ma di lavoro” e per queste ragioni si ritiene opportuno una crescita economica ed urbanistica,un saldo collegamento delle periferie col centro e una ridisegnazione dei quartieri con meno cemento e piu’ verde . Il nuovo capoluogo irpino è la Valle Ufita. Avellino ha perso la sua funzione di comune capofila e questa sconfitta sta producendo gravi conseguenze per la città e il commercio. Per rimediare occorre modificare i tempi ritmici della città come ad esempio ritardare l’ apertura dei negozi e prolungarla fino alle 22.00. Sarebbe un modo per favorire i commercianti ed allungare la giornata degli avellinesi. E’ importante in questo momento , e in futuro , non farsi rubare la speranza” - e conclude – “La politica può essere il mezzo per risolverli i problemi e occorre diffidare da chi la usa per appagare i propri desideri”.

Generoso VellaIACCHEO

Source: www.irpinia24.it