Acampora gela i Lupi – Spezia corsaro al Partenio

Buon primo tempo dell'Avellino che spreca varie occasioni e poi va sotto nella ripresa senza minimo accenno di reazione. Tesser sbaglia tutto, notte fonda in Irpinia!

acamAvellino  -  No, così non va! L’Avellino ha smarrito se stessa reggendo solo un tempo, ove ha regalato un buon calcio pur peccando di cattiveria sotto porta. Tutto ciò è stato un assist a Di Carlo che nella ripresa alza il baricentro e si porta in vantaggio per poi gestire alla perfezione contro Lupi spompati e disorganizzati, reo anche Tesser di aver applicato sostituzioni discutibili che hanno solo ulteriormente ingolfato la manovra. Si deve ripartire dal buon primo tempo e invertire subito la rotta o si prospetteranno tempi difficili all’orizzonte.

IN CAMPO. Dopo lo scivolone di Brescia l’Avellino ritorna al modulo classico, 4-3-1-2, proponendo il miglior undici titolare con il tandem Castaldo-Mokulu davanti, Visconti e Pisano sulle fasce e una mediana possente amministrata dal trittico Arini-Paghera-Gavazzi. In opposizione ai Lupi, mister Di Carlo si presenta con un 4-1-3-2 speculare con Errasti davanti alla difesa, il quale ha il compito di tenere d’occhio Bastien, e la coppia Piccolo-Calaiò nella batteria offensiva.

CINISMO.  L’Avellino parte subito all’assalto della porta di Chichizola rendendosi pericolosa più volte con Mokulu, che servito da un traversone basso di Gavazzi dalla sinistra (8’) sfiora il palo alla destra del portiere ligure. Successivamente, sempre il belga, colpisce la traversa sugli sviluppi di un corner di Visconti (15’). Lo Spezia, frastornato e senza idee, alla mezz’ora esce fuori dal guscio e con Piccolo (32’) si rende pericolosa con una conclusione in girata ma Frattali, con una mano, è bravo a dire di no.

SPEZIA MUTAPELLE.  Nella ripresa lo Spezia cambia volto e si spinge in avanti con tutto il suo furore. Sciaudone (48’) sulla destra crea il panico e, liberatosi in area, scambia con Acampora che sfrutta il buco lasciato da Biraschi e Jidayi per battere a rete e infilare Frattali grazie anche a una deviazione di Nica, subentrato a Pisano. L’Avellino dopo il gol ospite si imbambola e i liguri ne approfittano per scagliare tutte le frecce del proprio arco sfiorando il raddoppio con Errasti (52’), il quale dal limite dell’area tenta il tiro a giro, ma la sfera fa la barba al palo.

CERCASI MATASSA.  Tesser prova a rimediare inserendo Sbaffo e Tavano per Arini e Bastien ma il risultato è più che deludente considerando che si aprono molti più varchi e la manovra diventa confusa e nervosa, la quale favorisce l’intelligente strategia di Di Carlo che inserisce Nenè e Postigo. Proprio il brasiliano allo scadere innesca Calaiò che a tu per tu con Frattali fallisce il match point mentre l’Avellino dalle parti di Chichizola, nonostante i 13 corner a favore, non si affaccia mai.

Finisce così. Delusione e amarezza per aver giocato un primo tempo esemplare ma tanti quesiti per non aver reagito al gol lampo di Acampora a inizio ripresa. I cambi di Tesser non hanno convinto e l’Avellino è scomparsa dal terreno di gioco  … ora si fa dura la corsa ai Play Off e bisogna anche guardarsi le spalle, perché il gap dalla zona rossa si è ulteriormente ridotto.

di Michael Mambri

Source: www.irpinia24.it