Promozione luoghi di lettura, Agnoli: “La crisi va affrontata reinventando le biblioteche”

Nella libreria avellinese “L’angolo delle storie” una discussione a tutto tondo sul tema della promozione della lettura e sui suoi luoghi

l'angolo delle storieAvellino – Nella libreria “L’angolo delle storie”, baluardo che resiste alla crisi che sta attraversando il mondo della lettura, si è tenuta nel pomeriggio di oggi una discussione a tutto tondo sul tema della promozione della lettura e sui suoi luoghi. Ospiti il Presidente della Provincia Domenico Gambacorta, il deputato e primo firmatario della legge per la promozione della lettura Giancarlo Giordano, il membro del Consiglio di Amministrazione dell’Istituzione biblioteche del Comune di Bologna Antonella Agnoli e il Presidente della Commissione Cultura e relatrice della legge sulla promozione della lettura Flavia Piccoli Nardelli. 

A presentare l’iniziativa e ad introdurre l’argomento è il coordinatore dell’Associazione “Presidio del libro”, Mario De Prospo: “Per affrontare il tema va sicuramente detto che c’è poca sensibilità verso i servizi bibliotecari e questo dipende senza dubbio da un problema di formazione culturale che investe la nostra nazione in generale ma il Sud in particolare. I servizi bibliotecari vanno necessariamente ripensati, a partie innanzitutto dall’utenza perché, se è vero come è vero che la scarsa frequentazione delle biblioteche è un campanello d’allarme, proprio  partire da questo vanno cercati e creati dei cambiamenti che mirino a coinvolgere le persone”.

Il problema viene subito affrontato dal punto di vista legislativo dal Presidente della Provincia Domenico Gambacorta poiché con la riforma Delrio i servizi culturali bibliotecari non rientrano più tra le funzioni fondamentali delle province e, proprio per questo, Gambacorta si è adoperato per salvare la più importante biblioteca pubblica irpina, la Biblioteca Provinciale “Giulio e Scipione Capone”: “La Biblioteca Provinciale Capone è un patrimonio della città e della provincia, raccoglie 250000 volumi, la maggior parte dei quali frutto di donazioni, e risulta essere per questo capofila nel sistema bibliotecario provinciale”.

Nonostante i 12,5 milioni di euro di tagli, operati dalla legge di Stabilità, siamo riusciti ad investire 542000 euro utilizzati per opere di riqualificazione e ammodernamento delle strumentazioni. Tuttavia i problemi restano, soprattutto quelli legati ai dipendenti che non sono più assunti a tempo indeterminato, ed è per questo che bisogna aprirsi a collaborazioni esterne come già stiamo facendo per la società che gestisce anche la mediateca. Bisogna arrivare alla firma di una convenzione con la Regione Campania – conclude Gambacorta – per sostenere i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria, per i costi di personale e utenze e per tutti gli investimenti in generale”.

A dare avvio al discorso sull’iter di approvazione del provvedimento legislativo organico sulla promozione della lettura è Giancarlo Giordano, primo firmatario dello stesso provvodimento nato dalla campagna E-leggiamo 2013: “Siamo di fronte ad un arretramento costante della lettura nel Mezzogiorno, una “Questione meridionale” dal punto di vista culturale. Leggere è la porta d’accesso al sapere e il sapere è la porta d’accesso al potere e per questo cìè bisogno di accessibilità e accesso al nostro patrimonio culturale”.

Molto spesso ci si chiede quanto costa la cultura ma ci chiediamo mai quanto costa l’ignoranza? Bisogna rompere la stasi di un settore che deve ripartire. Io, dal canto mio, per il mio doppio ruolo posso offrire un doppio sguardo sull’esperienza che spero porti anche a qualche risposta. Quello che manca è la progettualità, l’organizzazione ed è questo che abbiamo chiesto con la nostra legge: collaborazione” conclude Giordano.

È la volta poi di Antonella Agnoli, membro del Consiglio di Amministrazione dell’Istituzione biblioteche del Comune di Bologna che offre una visione di chi le biblioteche le vive, anche al di fuori dei confini nazionali: “La nosta è una realtà immobile che vede chiudere le librerie di catena e quelle indipendenti, a sopravvivere sono quell librerie che si sono trasformate diventando presidi culturali. La risposta allora è tutta qui: trasformare le nostre biblioteche; per farlo, però, servono visioni politiche lunghe che il nostro paese non riesce ad avere”.

Bisogna investire in qualità della vita per i propri cittadini – spiega Agnoli, riportando esempi di piccoli comuni italiani fino ad arrivare alla Colombia – A Bogotà i soldi del narcotraffico sono stati utilizzati per costruire una rete di biblioteche, perché non lo facciamo qui con i soldi delle mafie? Bisogna investire per ricreare un immaginario nuovo della biblioteca, per riposizionarla nella cultura di cittadini che si trovano nell’impossibilità di esercitare i propri diritti a causa dell’ignoranza, sono analfabeti funzionali”.

Non bastano più luoghi che conservano innumerevoli volumi, bisogna creare luoghi di incontro, presidi culturali e democratici: le biblioteche devono offrire opportunità molteplici – conclude – devono diventare il punto centrale di tutti i servizi al cittadino”.

Le conclusioni vengono affidate a Flavia Piccoli Nardelli, Presidente della Commissione Cultura e relatrice della legge sulla promozione della lettura: “In Commissione abbiamo lavorato sulla lettura e quello che ne è venuto fuori è una legge simbolo che raccoglie il consenso di tutte le forze politiche. Attualmente è costituita da 12 articoli e il primo definisce la lettura come strumento insostituibile per la capacità di giudizio”.

Inizialmente, in modo utopistico, avevamo pensato di poter promuovere il libro e la lettura ma a conti fatti abbiamo puntato tutto sulla lettura, sulla lettua a scuola, sulle biblioteche di pubblica lettura ma abbiamo cercato di tener conto anche dell’evoluzione degli strumenti della lettura, oggi abbiamo a che fare con una generazione di nativi digitali. Dobbiamo però puntare anche sugli investimenti, bisogna investire sulle reti, sulle interconnessioni con gli altri centri di cultura. La lettura – conclude – è la parte migliore di tutti noi”.

 

 

 

Source: www.irpinia24.it