ASI – Architetto Rossano: “Belmonte accusa la classe politica che lo ha eletto”
Rossano interviene sulle dichiarazioni del presidente Belmonte in merito alla sua accusa verso la classe politica di non essere intervenuta a salvare l'ente di sviluppo da un probabile default
Avellino – “In queste ore il Presidente dell’ASI Belmonte lancia un duro atto di accusa contro tutta “la classe politica” che non interviene a salvare l’ente di sviluppo da un probabile default di molti milioni di euro. E si chiede perché la Regione non finanzi i fondi per il riammodernamento delle 12 aree industriali irpine e per la messa a regime dei depuratori di quelle aree. Non è stato forse eletto Belmonte proprio da quella “classe politica” oggi tanto vituperata? Non sono stati forse autorevoli membri dell’ASI due consiglieri regionali schierati sempre in maggioranza, ieri con la giunta Caldoro ed oggi con quella di De Luca?
Perchè mai la Regione dovrebbe intervenire a sanare i tanti buchi prodotti dall’ASI che solo raramente ha portato a termine i suoi progetti? Basta pensare alla strada che da Pianodardine avrebbe dovuto raggiungere la valle Caudina per rendersi conto di come siano stati stati male impiegati quei fondi. Iniziata nel 1988 quella strada è una delle tante incompiute irpine. Vorrà il Presidente Belmonte dire se è stato rendicontato il tratto Roccabascerana – Altavilla finanziato per 80 milioni di euro con i fondi europei 2007/2013? In molti articoli di stampa l’Asse Attrezzato “Paolisi-Pianodardine” è stato definito un mistero. Altre situazioni irrisolte sono la proprietà dell’Isochimica ( oggi al centro di un vero e proprio giallo, con falsi documenti registrati presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari ) e quella della società CGS – partecipata interamente dall’ASI – che gestisce i depuratori delle aree industriali dell’Alta Irpinia.
Nessuno ha mai compreso perché dovesse essere creata una tale società, se non per pagare i lauti compensi dei suoi amministratori. Compensi che per legge dovrebbero essere noti ma il sito della Trasparenza di CGS riporta da mesi la dizione “ presto on line “ … e così per tante altre voci … A pagare queste sciagurate gestioni sono gli 80 lavoratori del CGS, che oggi vedono in forse il loro posto di lavoro. E per leggere come avvenisse la depurazione in Irpinia basta leggere gli atti della Commissione Parlamentare di inchiesta sul fiume Sarno – che interrogò il Sindaco di Solofra ed il Presidente dell’ASI dell’epoca Foglia.
Emersero fatti gravissimi, su cui nessuno ha mai voluto indagare. “Durante quelle audizioni – parlando delle responsabilità relative alla depurazione del fiume Sarno – il generale Jucci testualmente affermava: “Sono storiche. C’è stato anche un morto”. Nessun parlamentare della Commissione Parlamentare d’Inchiesta chiese chi fosse! Ma forse tutti sapevano! Buona parte di quella inchiesta è stata vergognosamente secretata. Spero che la Procura di Avellino, sotto il nuovo impulso del dott. Cantelmo, finalmente voglia interessarsi a quella vicenda e alle tante brutte storie di depurazione irpina”. Questo quanto riportato in una nota dall’ Architetto Claudio Rossano.