Cgs, la nota di Fim, Fiom, Uilm e Uglm: “Proclamato lo stato di agitazione”
Nonostante l'impegno dell'Asi senza l'intervento della Regione, l'Irpinia non potrà essere depurata
Avellino - Si è tenuto questa mattina presso la sede dell’Asi l’incontro richiesto da Cgil, Cisl, Uil e UGL con le rispettive categorie dei metalmeccanici per esaminare la situazione del CGS. Le OO.SS. hanno evidenziato al tavolo presieduto dal Presidente Belmonte e dal direttivo dell’Asi, le preoccupazioni già anticipate in questi giorni a mezzo stampa sulla tenuta del CGS che senza determinate azioni, difficilmente riuscirà a superare le sue difficoltà mettendo a serio rischio la depurazione in Irpinia.
Si prende atto degli sforzi fatti da parte dell’Asi per risolvere le problematiche, attraverso l’aumento della convenzione, ma nel medio/lungo periodo senza ulteriori interventi il CGS difficilmente raggiungerà l’auspicata condizione di pareggio. Il confronto fra le parti è stato molto articolato attraverso l’analisi e l’approfondimento di tutti i punti critici di questa delicata vertenza.
È emerso alla conclusione di un serrato dibattito la comune convinzione che senza un intervento della Regione necessario a venire incontro alle difficoltà prima dell’Asi, privo da anni di trasferimenti di risorse economiche e poi del CGS, il futuro della depurazione in Irpinia potrebbe essere seriamente compromesso.
Per queste ragioni i Segretari di FIM, FIOM, UILM e UGLM nel proclamare lo stato di agitazione, si recheranno la settimana prossima insieme ai Segretari di Cgil, Cisl, UIL e UGL presso la prefettura di Avellino per manifestare la preoccupazione sulle sorti della depurazione in Irpinia e per chiedere un interessamento urgente della Prefettura al fine di favorire un incontro con i vertici della Regione.