Ma Salvini dov’era quando eravamo veramente sommersi dalla “munnezza” ?
Caos a "L'Arena" di Giletti. Al centro della polemica Napoli, definita "città indecorosa" dallo stesso conduttore. Della stessa opinione il capo della Lega Nord, Matteo Salvini che si dichiara indignato per le condizioni attuali della Campania. Ma non eravamo la regione indegna di stare in Italia? L'ideale cambia in proporzione alle forme di potere...
Avellino – Gridare ai quattro venti “Napoli è una città indecorosa, Se lei esce dalla centrale della stazione trova immondizia in tutti i vicoli “, è facile. Da sempre è uno stereotipo. Per strappare un applauso basta accostare a Napoli le parole immondizia e camorra e il gioco è fatto.
Massimo Giletti ha voluto, nella sua trasmissione “L’Arena”, diventare paladino della giustizia: innamorato della bella città partenopea e furioso contro un’amministrazione che resta con le braccia conserte davanti a un tale scempio.
Per carità, non stiamo qui a tentare di nascondere la realtà. C’è però da sottolineare che Napoli ha alzato la testa tante volte. E’ emersa a testa alta dalle montagne di rifiuti, nell’indifferenza del resto d’Italia che ora guarda e critica. Ogni giorno si lecca le ferite, ma ha il coraggio di andare avanti, senza l’aiuto di nessuno.
Ad appoggiare la tesi di Giletti, il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, che spruzza da tutti i pori un finto patriottismo. La mia domanda è: “Salvini dove eri quando la Campania era sommersa dalla “munnezza”? Forse a scrivere sul blog della Lega, insieme ai tuoi compagni, che i napoletani erano scarafaggi e si meritavano tutto ciò? Lungi da me ogni tipo di risentimento, solo un leggero senso di ribrezzo contro chi cambia radicalmente ideale per conquistare un ampio bacino elettorale. Una sorta di ripugnanza verso un mero arrivista assetato di potere.
A “L’Arena” il tema era un altro, ossia i biglietti riservati agli amministratori comunali per entrare gratuitamente allo stadio. Questione abbastanza discutibile, non perché falsa, ma non imputabile esclusivamente a Napoli(qui purtroppo incide una grave ignoranza) . Basta informarsi per sapere che al San Siro ben 500 biglietti sono destinati alle autorità militari. E non credo che ogni domenica allo stadio servono 500 unità delle forze dell’ordine. Però, in questo caso nessuno scalpore, d’altronde stiamo parlando di Milano, non certo di Napoli.
Piuttosto perché non chiedere al Governo che intende fare per salvare non i palazzi fatiscenti nominati da Giletti, bensì tutte le strutture di un valore artistico – storico inestimabile inutilizzate e abbandonate a se stesse. Se venissero valorizzate potrebbero costituire un enorme patrimonio che andrebbe ad arricchire un turismo già abbastanza forte di suo.
Per quanto concerne invece la criminalità anche qui nessuna negazione. Solo una piccola precisazione che faccio servendomi delle parole pronunciate da Pino Maniaci, editore di Telejato, emittente televisiva palermitana che quotidianamente fa guerra alla malavita organizzata: “In Sicilia abbiamo la mafia, a Napoli la camorra, ma voi al Nord ce l’avete tutte”. E non aggiungo altro.
Intanto il gruppo Sel annuncia attraverso il coordinatore campano Carlo Giordano un’interrogazione parlamentare sulla questione e un presidio alla sede Rai. Mentre Roberto Fico, presidente della commissione vigilanza della Rai, valuterà se chiedere un’audizione del direttore di Rai 1 e una interrogazione in commissione vigilanza.
Questo per sottolineare che la Campania nonostante le criticità, mantiene viva la sua dignità e sotto questo aspetto non ha nulla da invidiare alle altre regioni. Nessun eccesso di meridionalismo, solo la noia mortale di riascoltare i soliti luoghi comuni che fanno faticano a morire.
Cataldo Daniela