Montoro – Il sindaco Bianchino manda una nota a Citro sulle verifiche del pino in Piazza Mercato

Il sindaco inoltre, ha fatto verificare anche lo stato del pino da un agronomo esperto del settore

montoroMontoro – Di seguito la lettera del Sindaco Mario Bianchino in risposta alla nota del consigliere Raffaele Citro, in ordine alle verifiche sul pino esistente in Piazza Mercato alla frazione San Pietro: 

“Con nota del g. 15/09/2015 il consigliere com/le avv. Raffaele Citro faceva richiesta di ulteriori indagini sul pino esistente in Piazza Mercato alla frazione San Pietro attestanti il “reale ed imminente pericolo di instabilità e pericolosità mediante l’impiego di una tomografia sonica assiale e prova di trazione controllata, da mettere in relazione con i risultati già ottenuti”. Tale richiesta risulta motivata dal fatto che “l’unico esame effettuato e teso a valutare la eventuale pericolosità del pino in questione non è da solo utile a stabilire la reale e concreta pericolosità del suddetto”.

Lo stesso consigliere nell’evidenziare che “gli alberi monumentali e/o con caratteristiche di monumentalità siano parte del patrimonio culturale nazionale, sono da valutare attentamente e salvaguardare”. Nella stessa nota si chiedeva la sospensione dell’ordinanza di abbattimento del citato albero, recante il n° 189 del g. 14/09/2015 ed alla stessa si allegava parere tecnico di un professionista ove viene puntualizzato che “ulteriori indagini da effettuare mediante l’utilizzo di un tomografo sonico, integrate con le analisi già effettuate, possono fornire altre informazioni e chiarire ulteriormente le condizioni fotostatiche della pianta in questione”. Nel premettere che la sensibilità per la tutela del verde pubblico in generale e, quindi, delle alberature radicate sul territorio comunale, specie ove assumono un valore ed un riconoscimento paesaggistico di ambito urbano, integrato con gran parte della sensibilità sociale della realtà frazionale ed oltre, si evidenzia che questo “sentire” appartiene al patrimonio culturale, non solo soggettivo ma pubblico nell’azione di governo locale tanto da essere fortemente considerato anche sulla materia di che trattasi.

Nel merito della richiesta giova ricordare che l’azione amministrativa si esprime in riferimento a pareri dei livelli istituzionali competenti, costituenti questi ultimi presupposti fondamentali dei momenti decisionali. Il ricorso a pareri estranei ai livelli istituzionali, ove non suffragati da specifici riferimenti giuridici o amministrativi, costituiscono azioni ultrone e non sempre giustificabili. Sulla vicenda esistono diversi pareri di riferimento istituzionale ed in particolare quello della Giunta Regionale della Campania, Dipartimento della Salute e delle Risorse Naturali – Direzione Generale delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali – Servizi Territoriali della Regione Campania , ove testualmente si precisa che “l’esemplare di che trattasi risulta alquanto instabile e pericoloso, per cui, senza entrare nel merito di eventuali ed ulteriori problemi dovuti da infezioni causate da agenti cariogeni che degradano la struttura del legno e per l’accertamento dei quali occorrerebbe un’indagine con l’ausilio di una strumentazione particolare, attesa la situazione evidenziata si propone l’abbattimento dell’albero allo scopo di garantire la sicurezza dei luoghi”.

E’ evidente che il parere della Regione Campania meriti assoluto rispetto non solo per il livello istituzionale dal quale non si può prescindere, ma anche perché nello stesso in maniera esplicita si ribadisce la necessità di garantire la sicurezza, senza entrare nel merito di eventuali ulteriori problemi dovuti da infezioni. Nonostante l’assolvimento di tutti i passaggi istituzionali per la verifica di tale specie arborea si ricorreva altresì a specifico studio di agronomo mediante speciale strumentazione, ed il risultato che ne è scaturito è stato quello di attribuzione di classe di rischio estrema (D) con proposta di abbattimento. Nonostante tutto questo si chiedeva ancora all’agronomo incaricato di chiarire sul piano specificamente tecnico puntuali informazioni circa altre tecniche con riferimento al tomografo sonico. L’agronomo incaricato rispondeva in data 18/09/2015 con nota specifica affermando che “entrambe le strumentazioni consentono di evidenziare la presenza di anomalie o di legno degradato all’interno di albero”: Quest’ultima nota viene allegata alla presente.

Giova ricordare che questo Comune, come già riportato nell’ordinanza, avanzava richiesta specifica al Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo – Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Salerno e di Avellino, ottenendo quale riscontro la nota n. 11530 del g. 07/08/2015, ove precisasi “che non risulta alcun vincolo diretto sull’albero di alto fusto “Pinus Pinaster” esistente alla frazione San Pietro di questo Comune. In conclusione, atteso che le diverse note in atti, inclusa quella dell’Agronomo, evidenziano una intensità di pericolo con rischio non accettabile in funzione di “bersagli di un possibile schianto” l’ordinanza emanata richiede solamente esecuzione, senza voler ancora aggiungere che nella fattispecie si tratta di provvedimento a tutela della pubblica e privata incolumità, oltre che della sicurezza dei luoghi”.

In allegato il nuovo parere dell’agronomo incaricato dal Comune:PARERE AGRONOMO

Source: www.irpinia24.it