Tornano i Senzatempo, l’intervista a Maria Rusolo

Continuano le attività culturali e quest'anno non solo buona musica, ma anche arte e letteratura, per gettare semi di cambiamento nella nostra bisognosa città.

senzatempo 2015

Avellino – Il 26 Settembre parte la nuova stagione 2015-2016 de “I Senzatempo”, a comunicarlo è l’avvocato Maria Rusolo, componente dell’associazione.

Maria ci può dare qualche indizio sui nomi che faranno approdo in Città?

“Posso dire che sarà una stagione molto calda e appassionata. Per volontà del Presidente, Luciano Moscati, non farò nomi, ma sui social, in quanto addetta alle comunicazioni, ho lanciato gli indizi di cui mi chiedi. Presenteremo il programma, in ogni caso, presso “Heliium”, il nuovo punto di ristoro dell’Hotel della Ville, che ci sponsorizza. Sarà presente un giornalista storico di Radio Rai, Max de Tomassi, che conduce “Rai Brazil”, dove parla di musica sudamericana.

E’ una stagione diversa, perché non faremo solo musica, ma anche arte, poesia, letteraura. Avremo dei grandi ospiti internazionali, poeti d’eccezione, grazie a scelte molto coraggiose del nostro Presidente. Tra i poeti ci sarà un uomo che ha segnato la storia della poesia americana, ha partecipato alla ‘Beat Generation’, fu cacciato da un college in cui insegnava, perché si schiero contro la guerra in Vietnam. I Sentatempo diventano rivoluzionari, del resto da sempre proponiamo la cultura del jazz, che è un genere di rottura degli schemi. Dobbiamo dare un segnale ad Avellino, dire che cambiare si può.

E’ doveroso ringraziare e citare chi lavora con passione a questi progetti, oltre Luciano Moscati, donne come Silvia Amodeo, Silvana Rebulla, Gerarda Pisaturo, il Prof. Sandulli. Io da questo anno sono membro del direttivo. Siamo un gruppo di persone molto diverse tra loro, che credono, però, in un progetto, senza alcun finanziamento pubblico. Veniamo da 14 anni di esperienza sul territorio, con un bagaglio culturale e una forza economica di sacrificio, frutto dell’impegno di 11 persone. Quest’anno, poi, ci sono anche tante novità per i giovani, che già con “Avellino suona bene”, hanno avuto la possibilità di aprire grandi concerti e ora ci proponiamo di allargare le possibilità d’esperienza dei talenti irpini. I nostri ringraziamenti vanno anche a Luca Cipriano, che questa estate, ha creduto in noi e ci ha affiancato nelle nostre scelte. Colgo l’occasione per invitare anche l’Assessore alla Cultura a seguire la nuova stagione”.

La cultura in qualche modo è essa stessa politica, voi siete un’associazione indipendente, c’è una volontà precisa dietro questa scelta? Non c’è, in fondo, una vicinanza a Luca Cipriano?

L’associazione prescinde da qualsiasi connotazione politica, perché siamo tanti e tutti con idee differenti. Noi ci occupiamo, esclusivamente, di attività culturale per una volontà ben precisa del nostro Presidente.

Per me, Maria Rusolo, la cultura è politica, ma come membro dell’associazione so che è giusto tenere fuori i partiti. La vicinanza a Luca Cipriano è progettuale, abbiamo da 5 anni la direzione di Musica al Parco, per una sensibilità comune che Luca ha manifestato.  Se chiedi, esclusivamente a Maria Rusolo, certamente ritengo che Luca Cipriano stia gestendo bene il Teatro Gesualdo, nonostante le mille polemiche che aleggiano intorno al suo ruolo e nonostante la complessità dei luoghi culturali di cui si occupa. Stasera c’è Uto Ughi che apre la stagione teatrale, credo sia un gran segnale, perciò, proviamo a sostenere le proposte valide e gli sforzi che stanno facendo”.

Spesso in questa città si ha la percezione che ci sia un monopolio culturale e che non ci sia spazio per altro, è così?

“Assolutamente no. Il Teatro occupa uno spazio preponderante, è chiaro. Ma di certo ci sono altri luoghi, o meglio ci potranno essere in futuro, se pensiamo all’Eliseo, dove le associazioni o chi altri voglia hanno e avranno modo di esprimere la loro visione della città. Dobbiamo, però, spogliarci dall’idea tremenda che la cultura si faccia solo con i finanziamenti pubblici. I Senzatempo si autofinanziano e hanno una propria sede, non offerta da nessuno. Per offrire visioni differenti della cultura e della città, ci vuole anche tanto sacrificio personale”.

Come si coinvolge effettivamente Avellino, considerando che non tutta la programmazione potrebbe avere capacità attrattiva?

“Noi abbiamo provato a proporre cose estremamente nuove, ma è difficile attecchire nella cultura avellinese. Abbiamo un pubblico diversificato, con presenze massicce di non avellinesi. Noi ce la metteremo tutta e io ringrazio per ogni concittadino in più che scelga di partecipare di anno in anno. Chiaramente si devono allargare le possibilità di scelta, cioè dare agli avellinesi la possibilità di selezionare in autonomia le occasioni culturali da cogliere, senza dimenticare che ognuno di noi deve far fronte a delle spese, che in qualche modo orientano, a volte, alcune decisioni piuttosto che altre. Lo stesso vale per la programmazione teatrale, per questo, come Maria Rusolo, posso dire tranquillamente che ci sono eventi che riscuotono il mio interesse e altri no, ma mi sento vicina a Luca Cipriano, perché fa sempre il meglio che può e, soprattutto fa qualcosa di concreto per questa Città. Ovviamente sono riflessioni che faccio a titolo personale e che, quindi,  escludono valutazioni dell’associazione di cui faccio parte”.

 di Francesca Contino

 

Source: www.irpinia24.it