Avellino – Amministratori Pd riuniti per Area Vasta
I principali obiettivi strategici di tale area saranno due: l’innovazione di processo e la condivisione di risorse.
Avellino – Si è tenuta oggi, 16 settembre, la prima riunione degli amministratori democratici annunciata alcuni giorni fa dal Segretario Provinciale del Pd Carmine De Blasio per discutere del Piano Strategico e dell’Area Vasta. Dopo una discussione a porte chiuse, è stato il Responsabile Provinciale Forum sullo Sviluppo e sui Servizi Pubblici, ossia Augusto Penna, a spiegare entrambi i progetti. A detta del Responsabile, l’incontro «è stata un’importante occasione per discutere dello sviluppo di queste terre» e «per coinvolgere le comunità sui temi della politica». A riprova di ciò, i vari amministratori presentatisi hanno potuto portare e presentare delle proprie proposte in merito all’Area Vasta di Avellino.
I principali obiettivi strategici di tale area saranno due: «l’innovazione di processo e la condivisione di risorse». Nel primo caso, si mira a «capire quali sono i bisogni di questa terra e in che direzione orientare le azioni di sviluppo», perché innovare «significa scegliere non solo quali incentivi dare o quali opere realizzare ma anche il tipo di sviluppo». In questo senso, «è necessario stabilire le direttrici di sviluppo ed individuare poi le connessioni tra di loro». Secondo Penna, una delle direttrici principali è quella relativa alle infrastrutture «sia materiali che immateriali», la cui carenza è «endemica nel Mezzogiorno», specie perché, a causa degli errori della classe dirigente locale «anche le infrastrutture realizzate non hanno innalzato la qualità della vita e sono state anche abbandonate».
Per questa ragione, ma anche in ottica di condivisione delle risorse, «è necessario ripensare una rete di mobilità» che tenga conto dell’apertura verso l’area costiera, tramite l’elettrificazione e il potenziamento dell’Avellino-Salerno, ma che raggiunga anche il Sannio, creando così «un’infrastrutture Salerno-Avellino-Benevento in grado di connettere l’Alta Capacità che avrà stazione a Benevento e l’Alta Velocità che ha stazione a Salerno, in modo che Avellino sia connesso con le direttrici più importanti del trasporto». Ma non finisce qui: «è necessario – continua Penna – riprendere tutto il sistema di infrastruttura ferroviario e realizzare la bretella di collegamento tra l’area industriale e l’Avellino-Benevento», problema meramente burocratico a detta del Responsabile, il quale, riprendendo un’affermazione di Pietro Mitrione, dell’Associazione InLocoMotivi, afferma che «mancano 20 centimetri di binario».
Infine, sempre per quanto riguarda la condivisione delle risorse, Penna ha accennato alla possibilità di rimettere in funzione la Avellino-Rocchetta «in termini di vettore di trasporto merci e di ferrovia leggera con vocazione turistica relativa al percorso dei vini Greco, Fiano e Taurasi». Lo stesso Penna ricorda, poi, che «nei mesi passati si è fatto un gran parlare dell’ammodernamento della funicolare di Montevergine», che, però, «ha senso solo se si pensa al nodo di interscambio con l’A16 e con la mobilità urbana di Avellino». Ciò che è necessario «è che si creino sinergie tra le varie infrastrutture» perché è da queste ultime che «parte tutto». In conclusione Penna ha ricordato la necessità della banda larga per lo sviluppo e ha accennato all’inserimento della rete di mobilità urbana di Avellino nella rete metropolitana regionale, che si avvarrà delle strutture ferroviarie e ferrotranviarie già esistenti per creare delle interconnessioni tra circuiti più ampi.