Avellino – Il Consiglio approva il bilancio nel cuore della notte

La notte porta il bilancio in dono ma il sostegno a Foti appare più debole che mai

fotiAvellino – È arrivato a notte fonda il via libera dell’aula consigliare al bilancio previsionale 2015. Alle 3 e 07, infatti, il Presidente del Consiglio Petitto ha dichiarato approvata la delibera e ha proceduto quindi a sciogliere l’assise, i cui lavori sono iniziati solo alle 21 di ieri sera pur essendosi riunita ufficialmente alle 18.30 a causa di un imprevisto che ha visto coinvolto il Segretario Feola.

Tuttavia, benché il Sindaco sia riuscito a ritrovare una maggioranza disposta ad approvare il bilancio stilato dalla sua amministrazione, ciò non implica che il Foti-ter sia fuori pericolo, anzi, oltre ai forti malumori manifestati dall’opposizione, durante la seduta di ieri sono emersi diversi malpancisti identificabili facilmente grazie all’appartenenza al gruppo dei consiglieri del voto tecnico, ossia coloro che, pur conferendo il loro assenso alla delibera del bilancio, si sono detti comunque non convinti né dall’amministrazione comunale né dalla scelta di rimpasto della Giunta di Foti.

Quest’ultimo, oltre a ripetere a mo’ di nenia di aver avvertito l’esigenza di rafforzare l’autonomia del suo governo, è riuscito comunque a non dare alcuna reale spiegazione sulla sostituzione degli assessori precedenti in ben 3 sedute consiliari, nonostante le numerosi richieste provenienti dai presenti in aula, compiendo così una piroetta graziosa e di non facile esecuzione. Il fatto che il bilancio sia stato approvato in larga parte proprio grazie ai consiglieri del voto tecnico (detto anche di responsabilità) dimostra che il Sindaco non ha ricompattato la maggioranza, il cui stato di frammentazione permane ed è forse acuito a dismisura dalle tensioni venute a galla nelle due convocazioni consiliari, ma che ha ottenuto solo un freddo placet, un nullaosta, da parte di chi dovrebbe sostenerne concretamente l’azione.

A tal proposito appaiono decisamente pesanti i silenzi del consigliere e capogruppo Pd Ida Grella, unico consigliere della maggioranza a definire il suo voto «non tecnico ma politico», in quanto tale mutismo, insieme alle assenze tattiche della prima convocazione, sono un preoccupante segnale di disgregazione che fanno apparire l’amministrazione più debole che mai, cosa paradossale visto che le recenti decapitazioni politiche avevano lo scopo di cementificare il potere della giunta e di ampliarne il raggio d’azione. E, invece, questa giunta si ritrova a vedersi approvato con i prevedibili voti contrari di Arace, Giordano e Preziosi un bilancio zoppo che non è frutto del suo lavoro e al quale ogni consigliere della maggioranza, e forse anche qualche assessore, guarda con sospetto. 

G.L.

Source: www.irpinia24.it