Avellino – Primo incontro di “EXPOse your ideal city”
Il Forum dei Giovani di Avellino ha organizzato un ciclo di incontri per discutere delle proposte per rendere la città a misura di giovane
Avellino - « Utopia – EXPOse your ideal city» (proponi la tua città ideale). È con questa frase lapidaria che il Forum dei Giovani si pone l’ambizioso tentativo di sintetizzare le idee recepite dalla delegazione recatasi in visita all’Expo di Milano. L’obiettivo è elaborare un piano di coordinamento e fruizione delle strutture pubbliche attraverso il coinvolgimento delle giovani menti avellinesi. Quello di oggi, sabato 20 giugno, è stato soltanto il primo dei quattro incontri che si terranno ogni sabato fino all’11 luglio, ciascuno caratterizzato da un tema specifico. In ogni incontro sarà possibile discutere delle proposte avanzate al forum dei giovani attraverso il sito (http://www.forumgiovaniav.it/) o tramite i supporti cartacei messi a disposizione durante ogni incontro.
Oltre al dibattito sulle interessanti proposte raccolte tra i padiglioni delle varie nazioni ospitate dall’Expo di Milano, il primo incontro ha soprattutto avuto per oggetto l’esposizione multimediale delle attività svolte all’Expo dalla delegazione del Forum dei Giovani, raccolte in una presentazione dal titolo “Cosa ricercano le nuove generazioni”. Il lavoro ha visto i giovani della delegazione impegnati nella realizzazione di 176 interviste a visitatori italiani e stranieri. A ciascun intervistato è stato chiesto un parere su che cosa mancasse per i giovani nel proprio luogo di origine. Sul totale degli intervistati, circa 1/4 era di origini straniere, mentre sul totale degli italiani più della metà era residente nell’Italia settentrionale mentre i restanti due quarti degli intervistati provenivano dal centro Italia o dal Meridione. I dati raccolti dalla delegazione hanno permesso di mettere in evidenza alcune criticità interessanti per la città di Avellino e per la condizione dei giovani in generale, specie di quelli residenti nel Mezzogiorno.
Ad esempio è interessante sapere che il 43% degli intervistati aveva tra i 15 e i 19 anni e che il 61% di essi non conoscesse l’Irpinia, che risulta nota al rimanente 39% soprattutto per le specialità gastronomiche e per lo sport, specie per via dell’Avellino Calcio. Agli intervistati è stato chiesto se ritenessero che la loro città di origine fosse a misura di giovani ed è significativo che il 92% degli insoddisfatti risieda al sud così come lo è il fatto che il 28% di essi non saprebbe neanche in che modo la città potrebbe migliorare da questo punto di vista, anche se una parte consistente desidererebbe innanzitutto migliori servizi, trasporti e strutture sportive. Quali sono le città modello per i giovani? A vincere il primo posto è la stessa Milano al centro nord ma è significativo il fatto che Salerno venga indicata come il modello cui il sud Italia dovrebbe ispirarsi. Al di là delle statistiche, sono di particolare interesse le dichiarazioni rilasciate dal Presidente del Forum dei Giovani di Avellino, Stefano Luongo, orientate a rispondere proprio al quesito fondamentale del lavoro svolto dalla delegazione all’Expo di Milano, ossia “Che cosa cercano i giovani?”.
Luongo evidenzia come sia stato realizzato «un sondaggio a campione che ci servirà ad organizzare un contenitore all’interno del quale poi inserire le proposte dei giovani avellinesi per arrivare a creare delle opportunità nelle strutture che ci sono state messe a disposizione». Per Luongo, «il problema del Mezzogiorno diventa sempre più evidente nel momento in cui emerge che Avellino non è l’unico caso di città con poche opportunità per i giovani ma si tratta di un problema generale del sud Italia mentre l’unico modello positivo è Salerno». A parere di Luongo, «sono 2 le problematiche che si evincono: il lavoro e l’aggregazione. Naturalmente nel primo caso c’è una situazione nazionale difficile accentuata soprattutto nel Meridione […]. L’aggregazione è ciò che a noi interessa di più perché è il settore in cui le nostre competenze ci permettono di intervenire con più immediatezza». A riprova di ciò, «ci sono poli sportivi, culturali, musicali e formativi che dovrebbero essere attivati nella città».
Nello specifico, Luongo parla di un polo musicale da attivare presso la Casina del Principe, di una casa dello sport per Parco Santo Spirito, dove «possono essere inserite delle attrezzature per il parkour, per lo skating, un playground o anche un campo di calcetto», e di un parco della creatività per Parco Palatucci, presso il quale «si potrebbe organizzare qualche iniziativa creativa come la realizzazione di murales». Infine, ci sono anche il Cinema Eliseo, «dove c’è un discorso già avviato ad indirizzo cinematografico», e Villa Amendola che sarà al centro di «un percorso culturale e formativo tramite l’istituzione di uno sportello Informagiovani e di una webzone per ragazzi». Questi sono gli obiettivi principali ma, in chiusura, Luongo chiarisce anche che «si tratta di macrobiettivi: chiaramente questi incontri serviranno anche a raccogliere altre idee, metterle insieme e farle pervenire all’amministrazione comunale».