Bilancio post regionali del Pd, De Blasio: “Basta filastrocche. Chi vuole il cambiamento faccia sul serio”

A distanza di una settimana dalla vittoria di De Luca, il segretario Pd Avellino De Blasio risponde alle nostre domande. Il bilancio finale è positivo, ma il cambiamento è inevitabile.

de blasio carmineAvellino – E’ tempo di bilanci post elettorali in via Tagliamento. 

Ad una settimana dalla vittoria del candidato Pd Vincenzo De Luca tante le polemiche piovute sul Pd di Avellino e in particolare sul Segretario Provinciale Carmine De Blasio al quale abbiamo fatto alcune domande in vista dell’incontro presso la sede di partito.

E’ d’obbligo un bilancio post elettorale sul risultato ottenuto dal Pd.

Abbiamo ottenuto un risultato straordinario. Per questo finale mi sarei aspettato maggiore esultanza da parte di chi ha votato De Luca, invece piovono tante critiche come se non avessimo ottenuto la vittoria. Molti tendono a focalizzare l’attenzione sul risultato ottenuto rispetto alle elezioni europee. Lo stesso Renzi ha ammesso la battuta d’arresto che il Pd ha ottenuto ma credo ciò vada interpretato come un messaggio politico che gli elettori hanno voluto mandare al nostro partito. E la reazione è soprattutto di chi pur avendo votato De Luca ha scelto di non dare la propria preferenza alla nostra lista.  Vogliono un cambiamento, fatto di assunzione di responsabilità del Pd su tutti i fronti. Tutto ciò deve essere oggetto di discussione interna al partito e ora dobbiamo interpretare la volontà degli elettori che hanno scelto De Luca. Il Partito Democratico deve più di tutti assumersi la responsabilità di governo della Regione Campania, dobbiamo interpretare le domande di cambiamento che arrivano dai nostri territori.

Molte sono state le critiche mosse a lei in qualità di Segretario, visto il calo di voti dal 2010 a oggi. Alcuni membri del Pd chiedono le sue dimissioni.

Il calo di voti rispetto al 2010 è avvenuto non solo in Irpinia ma anche in altre province, come ad esempio a Salerno. Non mi pare siano state chieste le dimissioni dei segretari Pd di quelle province. Lo stesso è accaduto in altre regioni italiane, non mi pare altrove siano state richieste le dimissioni dei segretari provinciali. Il calo è ovunque, questa è solo una contestazione ai miei danni.

La nostra lista è quella che ha raccolto più voti di tutti e la percentuale ottenuta dal Pd è pari alla media regionale. La consigliera uscente Rosetta D’Amelio è stata riconfermata con successo, dovremmo essere entusiasti di quanto ottenuto. Invece, ci perdiamo in polemiche. Non bisogna dare ascolto a chi non ha votato il Pd e chiunque di loro vuole che gli equilibri cambino inizi a muoversi davvero, non facendo solo chiacchiere con le solite filastrocche ma ricordandosi che i cambiamenti avvengono nei congressi; chiunque vuole che le cose cambino, dunque, si adoperasse come si deve. Colgo l’occasione anche per puntualizzare su chi, in modo assurdo, ha avanzato l’ipotesi che questo risultato abbia portato cambiamenti anche al comune di Avellino. Ricordo a queste persone che l’unica cosa che può cambiare gli equilibri della giunta comunale sono le elezioni amministrative. Basta chiacchiere inutili, torniamo alla normalità e abbandoniamo il provincialismo con cui si sta affrontando questo dibattito.

I candidati renziani Enzo De Luca e Beniamino Palmieri hanno ottenuto meno successo di quanto si potesse pensare, il suo commento?

La nostra lista era così forte che è risultato inevitabile si creasse una concorrenza interna. Anche io sono renziano ma non mi reputo solo tale e l’ho dimostrato scegliendo i candidati che secondo me avrebbero portato il successo della lista. Nessuno si è autocandidato, abbiamo lavorato tutti per arrivare a questa scelta, per creare una lista vincente che prescindesse dalle aree politiche interne di appartenenza. Del resto, la Santaniello ha ottenuto quasi 5mila preferenze. Se ne avesse ottenute solo la metà l’esercito avrebbe raggiunto via Tagliamento immediatamente. Facciamo i seri. Ci saranno tutti i luoghi di confronto, accoglieremo tutti coloro che vogliono contribuire al cambiamento chiesto dagli elettori, io sono in prima fila.

Tornando alle altre liste a sostegno di De Luca, un indiscusso successo è stato ottenuto dal dott. Iannace, candidato della lista De Luca Presidente, come giudica questo risultato?

L’elezione del dott. Iannace si qualifica per il forte legame con il Presidente De Luca. E’ una personalità della società civile molto vicina a lui e il suo successo non deve essere sottovalutato.

Ricordando, appunto, la vicinanza a De Luca del dottore Iannace è viva l’idea che possa essere scelto in qualità di assessore alla sanità. In quel caso, sempre per ipotesi, Todisco potrebbe subentrare. Lo stesso Todisco che, in occasione dell’ultima assemblea provinciale, ha deciso di distaccarsi dalle scelte fatte e di proporsi in un’altra lista, appunto De Luca Presidente. 

Non ho commenti né contrari né a favore dell’impegno politico di Francesco Todisco, ha fatto la sua scelta. Credo ora sia il momento che tutti ripartano da se stessi, innanzitutto sprovincializzando il dibattito politico. E’ inaccettabile dover ascoltare ancora le critiche mosse al Pd da chi il Pd non l’ha votato.

In Campania è stato riconosciuto il merito della vittoria del Centrosinistra all’accordo last minute di De Luca con De Mita che ha portato l’Udc al fianco del Pd. Le prospettive su questo improvviso avvicinamento post campagna elettorale?

Non sono d’accordo con quanto si sostiene in merito. Credo la vittoria sia attribuibile a chi ha votato De Luca e basta. Sul piano politico, il confronto Pd-Udc non è stato ancora aperto. Certo, il risultato elettorale può aiutare a capire cosa può comportare questa scelta strategica in un prossimo futuro, a questa domanda nessuno può sottrarsi. Ma definire determinante De Mita nella vittoria di De luca credo sia soltanto un’affermazione giornalistica che sa di polemica. Capisco il punto di vista di chi lavora nella comunicazione, ma quest’affermazione è decisamente sbagliata.

Rita Mola

Source: www.irpinia24.it