Reddito di Cittadinanza, sull’ATS di Campobasso boom di richieste

ASSeL e Agorà in prima linea contro la povertà, la disuguaglianza e l’esclusione sociale

pon inclusione CBCampobasso – Proseguono le richieste di Reddito di Cittadinanza sull’Ambito Territoriale di Campobasso: misura di politica attiva del lavoro e di contrasto alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale.

Il Reddito di Cittadinanza  - è bene ricordarlo – sostegno economico ad integrazione dei redditi familiari, è stato, dopo le ultime riforme legislative, associato ad un percorso di reinserimento lavorativo e di inclusione sociale. Sono i beneficiari i veri protagonisti della nuova misura: questi, sottoscrivendo un “patto per l’inclusione sociale” o un “patto per il lavoro” presso il competente Centro per l’Impiego, hanno la concreta possibilità di riemergere dalla condizione di necessità nella quale sono precipitati.

La misura, gestita sul territorio dal Raggruppamento ASSeL – Assistenza e Lavoro Cooperativa Sociale e Agenzia Agorà – Società Cooperativa Sociale, svolge un ruolo chiave, come già anticipato, nella lotta alla povertà, alla disuguaglianza e all’esclusione sociale a livello locale: Sulla base delle verifiche in itinere e del monitoraggio effettuato con cadenza trimestrale – così si esprime Raffaela Rosa, Coordinatore dell’ATS di Campobasso – è emerso che sull’Ambito Territoriale Sociale di Campobasso, nel primo trimestre del 2022, sono state assegnate ben oltre 170 domande. I singoli beneficiari – prosegue – che hanno sottoscritto un patto di inclusione sociale e le cui domande risultano essere in monitoraggio sono oltre 850. Invece, i nuclei familiari che hanno presentato per la prima volta domanda di RdC e che sono stati successivamente presi in carico dal Servizio sono oltre 20”.

Numeri importanti per il territorio in questione, che riflettono l’andamento nazionale e la tendenza generalizzata: “Dei suddetti nuclei familiari – ci dice ancora Raffaela Rosa – tra le persone singole prese in carico, emerge un’equa divisione tra maschi e femmine, una variabilità nei titoli di studio (il 5% è in fase pre-scolare, il 17% ha conseguito la licenza elementare, il 51% la licenza media, il 17% il diploma, il 5% la laurea e il 5% non ha conseguito nessun titolo di studio, ndr) e nelle età, a dimostrazione che la necessità non ha sesso, cultura ed estrazione sociale”.

Grazie ai professionisti impegnati, per tutta l’utenza necessitante, è attivo lo Sportello Informativo: votato a supportare, orientare e accompagnare i nuclei familiari rispetto alla presentazione della domanda, ai successivi passaggi obbligatori per la definizione del patto di inclusione e alla fruizione del contributo economico. Sul territorio, presso la sede del Raggruppamento d’Imprese in Via Luigi D’Amat,o 5/C, lo sportello è attivo dal lunedì al venerdì nei seguenti orari: il lunedì e il mercoledì dalle ore 11:00 alle ore 13:30 ed il martedì e giovedì dalle ore 15:00 alle ore 18:00.

Da non dimenticare che per l’utenza in questione è stato garantito un supporto all’orientamento per l’accesso ai servizi presenti sul territorio, dedicato esclusivamente ai cittadini non percettori di misure di sostegno al reddito: l’utenza è sempre orientata rispetto al possibile accesso ai servizi territoriali e aggiornata in merito alle nuove misure economiche introdotte. In breve, durante la “presa in carico”, se sussistono dei bisogni complessi del beneficiario e/o del nucleo familiare, l’equipe preposta provvede a interfacciarsi con il Servizio Sociale Professionale, al fine di garantire una valutazione multidimensionale per attivare servizi congrui ai bisogni emersi.

Infine, in vista dell’attivazione dei nuovi Progetti di Utilità Collettiva (PUC) previsti per il mese di maggio, attraverso ulteriori colloqui con le persone individuate, prosegue la presa in carico finalizzata all’individuazione del componente del nucleo familiare idoneo allo svolgimento del percorso: i professionisti coinvolti garantiscono un congruo abbinamento tra le aree di intervento previste e le propensioni e competenze manifestate dai beneficiari, così da conciliare, in linea con lo spirito dell’iniziativa, bisogno e desiderio.

Source: www.irpinia24.it