Gadit Avellino, troppi cani abbandonati dopo il lockdown

"Gli amministratori Comunali devono verificare di persona come vengono accuditi i cani presso le strutture a loro convenzionate"

gadit avellinoIl Presidente della Gadit Avellino (Guardie Ambientali D’Italia): «Dopo diverse segnalazioni giunte a questo ente dobbiamo tirare fuori un amara verità», lo stesso si sofferma su un fenomeno negativo nato durante il periodo di lookdown, dove l ‘unica escamotage per poter uscire di casa senza avere eccessivi controlli era quello di avere un cane, cosa che ha permesso di far adottare parecchi cani dai canile del sud e farli arrivare al nord. «Lodevole attività fatta da associazione e animalisti che anche con raccolta fondi per far trasportare e assistere gli animali fino alle nuove destinazioni si sono prodigate , immaginando e sperando che la stessa attività venivano fatte senza scopo di lucro e solo per il bene degli animali .
Purtroppo ad oggi non possiamo dire che tutto l ‘iter che dovrebbe essere fatto per poter affidare un cane e stato fatto con diligenza.»

«Sta prendendo piede un fenomeno inverso l’abbandono di cani al nord che finisco nuovamente in canile o per strada, incentivando anche le situazioni di pericolo che conosciamo .Soffermandoci che al nord come al sud i cani da adottare presso i canili ci sono ,quindi questa corsa può essere superflua o può alimentare mercati poco leciti . Per poter adottare un cane si devono osservare dei criteri leciti e legittimi ,per poi non finire in queste situazioni .Infatti prima di procedere alla pratica di adozione bisognerebbe valutare le attitudini dell’ adottante , parlare con il Direttore Sanitario della struttura o di chi si occupa del comportamento dei cani ,per valutare insieme l indole dell‘animale più consolo per lui , portarsi di persona alla struttura e non affidarsi a terzi , capire che possibilità economiche e in che tipo di struttura si abita, o che possiede ,un esempio se vive in un appartamento piccolo senza balconi o terrazzi o altro spazio disponibile diventa difficile far adottare un cane di grossa taglia , far capire che adottare un cane non e un gioco non e un passatempo momentaneo ,verificare nel tempo lo stato di salute di questo animale presso il nuovo padrone .Non serve far uscire tanti cani da un canile del sud per poi farli entrare in un canile del nord .Una lancia va spezzata per i canili non tutti sono strutture per deportati ,prima di parlare o commentare in negativo di un canile/rifugio o privato o gestito da associazioni li dobbiamo conoscere da vicino, di fatto sono strutture che curano il benessere degli animali con attenti controlli da parte delle autorità competenti e cmq quelli privati sono luoghi di lavoro dove persone imprenditori che da una passione hanno fatto luogo di lavoro e reddito per poter vivere.»

«Gli amministratori Comunali devono verificare di persona come vengono accuditi i cani presso le strutture a loro convenzionati con controlli da parte dei propri agenti di Polizia Locale e non delegare persone esterne alle amministrazioni, solo cosi si possono riscontrare mancanze contrattuali e verificare il benessere degli animali .Il P.T della GADIT il randagismo non si combatte per strada ma dando una giusta collocazione agli animali ospiti nei rifugio, non tutti i cani posso essere adottati ,alle volte ci sono cani problematici che vanno accuditi da personale specializzato».

Source: www.irpinia24.it