Alla scuola elementare Palatucci di Avellino, assurdo provvedimento voluto dal dirigente scolastico e inopinatamente avallato dal consiglio d’Istituto
"Nella gestione delle scuole bisogna fare attenzione anche e sopratutto all'uso delle parole sempre anche quando sono in una delibera di istituto"

«La delibera dell’istituto, condivisa dai rappresentanti dei genitori, lascia allibiti. Quanto accaduto è stato segnalato dalla Cgil da una parte dei genitori degli alunni che sono sconcertati e si sento lesi dal provvedimento, seppur lo stesso è controfirmato dal presidente del Consiglio d’Istituto che è un genitore. Come sindacato che ritiene la scuola la fucina di cultura, integrazione e formazione civile, non possiamo pensare che seppur nella giustezza di mettere in sicurezza gli alunni, la discriminante ovvero il criterio sia l’omogeneità dei voti, proprio il concetto di omogeneità è pericoloso, per questo pensiamo di chiedere una verifica dei criteri, se costituzionalmente validi, all’Ufficio scolastico regionale (Usr) e provinciale (Usp) una verifica non solo in questo Istituto ma sull’impostazione degli atti che autonomamente si fanno negli Istituti».
«Nella gestione delle scuole bisogna fare attenzione anche e sopratutto all’uso delle parole sempre anche quando sono in una delibera di istituto. E nel caso specifico oltre all’uso improprio di un termine, preoccupano pure le conseguenze di un provvedimento che va verso l’omologazione delle classi e diventa divisivo, non è questo che la società, i ragazzi e i genitori devono riscontrate o avallare».
Source: www.irpinia24.it