Cybercrime, il bilancio per i mesi Covid

Il report dell’esperto israeliano Elimelech

PubbliMIM_convegno_cybercrime_hpSi è detto più volte, e molte fonti di intelligence lo confermano, che i criminali informatici hanno approfittato della pandemia per incrementare i propri affari. Ora è il consulente del Governo Israeliano Oren Elimelech, esperto di cybersecurity e collaboratore della Level Ins Agency, a fornire un elaborazione statistica dei dati raccolti a livello globale sull’aumento esponenziale di reati informatici proprio in conseguenza del coronavirus. Notizie fornite dal KPMG’ Fraud Covid-19 Survey che si intrecciano al sondaggio con interviste ai manager delle principali compagnie mondiali.

Lo strumento preferito è stato, durante questo periodo, quello di approfittare del bisogno di informazioni sul tema dell’epidemia, fornendo notizie ma inoculando trojan e malware nei file da scaricare, così riuscendo a rubare credenziali, password, carte di credito e quant’altro. Il cybercrime, secondo il report, è quasi raddoppiato durante l’emergenza ed è destinato a raggiungere in termini di costi – secondo le ultime proiezioni – l’astronomica cifra di 6 mila miliardi di dollari nel 2021. Quanto all’obiettivo dei pirati informatici, uno dei target emergenti di quest’epoca riguarda persone che cercano di acquistare medicine on line per combattere una malattia che, ricordiamolo, conta ormai 10 milioni di positivi in tutto il mondo.

Venendo ai dati del sondaggio, il 42% dei manager intervistati ha dichiarato che la pandemia ha bloccato i programmi antifrode delle loro compagnie, mentre per l’83% dei dirigenti queste ultime sono vulnerabili da un punto di vista della sicurezza cyber. Quasi tutti, il 95%, sono convinti che la criminalità on line aumenterà al termine di questo periodo. Le minacce principali verrebbero da fornitori esterni e da dipendenti, nel 67% dei pareri raccolti.

Source: www.irpinia24.it