Cittadinanzattiva Montefalcione propone l’uso obbligatorio di mascherina
E' una misura inderogabile ed urgente
Montefalcione – Riceviamo e pubblichiamo la proposta di Cittadinanzattiva Montefalcione – Bassa Irpinia Rete Tribunale per i diritti del Malato dell’uso obbligatorio della mascherina protettiva in qualsiasi luogo pubblico o privato esposto o soggetto ad uso pubblico al fine di implementare le misure di prevenzioni di contrasto e contenimento dal contagio del coronavirus nell’ambito del territorio della Regione Campania con provvedimento contingente del Presidente della Regione Campania ex art.3 D.L 23 febbraio 2020 n.6.
“Pregiatissime Autorità, confidando nel comune interesse finalizzato all’implementazioni delle misure di prevenzioni per il contrasto e contenimento da contagio coronavirus, il Tribunale per i Diritti del Malato si sente in dovere di segnalare all’autorevole attenzione delle SS.VV, che nonostante ogni sforzo finora profuso non risultano essere ancora del tutto percepite le raccomandazioni diffuse per contrastare e contenere il fenomeno del contagio del coronavirus. Nel dettaglio, come osservatori civici in una posizione di privilegio, data dalla rappresentanza dei cittadini attraverso il Tribunale del Malato di Avellino, registriamo che le puntuali raccomandazioni quotidianamente diffuse ed aggiornate dai mezzi di informazioni nazionali e locali non sono percepite a pieno tra la popolazione nella loro reale importanza e chi è informato ritiene che il problema sia ancora confinato alle regioni del nord o peggio ancora nei paesi asiatici in cui si è registrata per prima l’epidemia.
Evidentemente la comunicazione in generale viene percepita in modo distorta e questo può vanificare o rendere meno efficace ogni severo dispositivo di prevenzione del contenimento del contagio posto in essere dalle istituzioni a tutela della salute pubblica. La prova ultima è data dal massiccio esodo verso il centro sud registratosi in conseguenza delle misure più rigorose della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 4.3.2020 estese con decorrenza odierna a tutto il territorio nazionale. Abbiamo registrato una mobilità intensa proprio perché il problema non è percepito nella sua reale importanza. Per lo stesso motivo nei giorni scorsi si sono registrati rave party e serate di movida in quasi tutto il territorio regionale della Campania. Il massiccio rientro in Campania di cittadini che hanno vissuto nell’ultimo mese in territori del nord, ove il contagio è più presente, ci impone di valutare e mettere in essere nuove e più efficaci strategie comunicative che coinvolgono tutti. In una precedente comunicazione dei giorni scorsi alle Autorità Provinciali avevamo proposto per esempio di fare ricorso all’opera persuasiva del medico di famiglia il quale con una semplice telefonata ad un componente di ogni singola famiglia assistita, al di fuori dell’ordinaria attività prevista dall’art.31 ACN, ben potrebbe migliorare la qualità dell’informazione raggiungendo tutti i componenti del nucleo familiare (dal nonno al più giovane nipotino).
Si può pensare ancora di interessare in tal senso in prima persona il C.te della Stazione Carabinieri, Il Sindaco e/o il Parroco, tenendo conto che la massa specie dei più giovani non presta la giusta attenzione ai mezzi tradizionali di comunicazione che comunque stanno facendo il proprio dovere. Per essere ancora più diretti e persuasivi sia per il miglioramento dell’efficacia dell’informazione che per l’implementazione delle misure di prevenzione di contrasto e contenimento del contagio del coronavirus il cui rischio attuale potrebbe ulteriormente aumentare per effetto della suddetta mobilità facciamo appello alle SS.VV.,ciascuno per la parte di propria competenza, di disporre ad horas l’ adozione di ogni ulteriore possibile e straordinarie strategie tese ad essere ancora più incisive ed efficaci per la diffusione delle raccomandazioni dei comportamenti da assumere anche nell’ambito della famiglia per il contenimento dell’epidemia del coronavirus anche rispetto alle persone anziane o gravate da patologie croniche o con multi morbilità ovvero con stati di immunodepressione congenita o acquisita più esposte alle più importanti conseguenze in caso di contagio, il cui ricorso alle terapie intensive sta mettendo a dura prova anche il servizio ordinario di emergenza-urgenza specie nelle regioni delle ex zone rosse.
In particolare, premesso quanto sopra, si propone al Sig. Presidente della Giunta Regionale, in ossequio all’art.3 del decreto legge 23.2.2020 n.6, di valutare di emettere ad horas ordinanza contingente disponendo l’uso obbligatorio della mascherina protettiva in qualsiasi luogo pubblico o privato esposto o soggetto ad uso pubblico al fine di implementare con un tangibile comportamento la tutela della salute dei cittadini rappresentati, magari distribuendo pure mascherine gratuite. E’ una misura inderogabile ed urgente, comunque, sostenibile essendo limitata a quella popolazione a cui è permessa la mobilità dalle regole nazionali. E’ auspicabile che il provvedimento, qualora condiviso, venga proposto all’attenzione del governo per essere esteso immediatamente a livello nazionale. Del resto i popoli asiatici colpiti prima di noi dalla stessa epidemia ancora oggi li osserviamo tutti i giorni nella loro mobilità che indossano tutti rigorosamente una mascherina protettiva e che quindi è ragionevole ritenere che questo comportamento di massa concorra al contrasto e contenimento della diffusione del contagio da coronavirus”.
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