Di Giacomo: ” La politica dà il peggio di sé”

Conferenza stampa venerdi 17 gennaio davanti al carcere di Poggioreale

2-aldo-di-giacomo-del-sappe“La politica sta dando il peggio di sé con i giochetti sulla prescrizione. La verità è che oltre a difendere una cerchia ben ristretta di condannati eccellenti in primo grado è ben lontana dai problemi veri del sistema penitenziario e della sicurezza dei cittadini”. A sostenerlo è il segretario generale del Sindacato di Polizia Penitenziaria (S.PP.) Aldo Di Giacomo che, dopo il pacco bomba e la lettera con i proiettili ricevuti a casa, domani venerdì 17 gennaio sarà di nuovo a Napoli per tenere una conferenza stampa, alle ore 11, davanti al carcere di Poggioreale.

In questa occasione 12 agenti e personale di polizia penitenziaria non in servizio si occuperanno della tutela personale del segretario del S.PP. “Il tentativo della politica e degli altri sindacati di isolarmi, di isolare una voce che racconta quotidianamente la verità su quanto accade a Poggioreale, specchio dell’intera situazione carceraria della penisola – dice Di Giacomo – non può raggiungere alcun risultato perché ho sentito in queste ore la solidarietà e l’incoraggiamento del personale penitenziario, degli appartenenti a tutte le forze dell’ordine e dei cittadini. Anche l’Amministrazione Penitenziaria che – aggiunge – ha già raccolto e sostenuto alcune delle nostre principali richieste non mi ha fatto mancare la vicinanza istituzionale.

Non mi meraviglia piuttosto l’atteggiamento della politica troppo presa dal difendere interessi di pochi, troppo rissosa perché la giustizia è solo l’occasione per fare i conti interni all’attuale maggioranza di governo e tra destra, sinistra, centro, aggravando il caos nelle carceri diventate lo strumento di scontro politico. Io e tutti i miei colleghi del sindacato non ci lasceremo intimidire e fermare. Il sostegno maggiormente significativo sta venendo da oltre 5000 messaggi con la solidarietà e l’incoraggiamento a continuare che mi stanno arrivando direttamente e attraverso i social. Se lo Stato ha ammainato bandiera bianca e delegato il controllo degli istituti penitenziari ai capi clan, noi non ci rassegniamo affatto, siamo e saremo a tutela della legalità, dell’autentica giustizia, della sicurezza dei cittadini”.

Source: www.irpinia24.it