L’articolo apparso ieri su “Il Mattino” riguardo agli accadimenti che si sono verificati nella E.M.A. di Morra de Sanctis con la dichiarazione di Gaetano Altieri, segretario della Uilm, impone una riflessione ed una doverosa controdeduzione da parte di chi, come me, nella qualità di segretario della Fim-Cisl è persona ben informata sui fatti.

Superando una naturale ritrosia ad alimentare polemiche sterili e stucchevoli contraddittori ritengo sia necessario fornire degli utili elementi che offrano ai lettori la facoltà di formulare un giudizio pieno che tenga conto della pluralità dell’informazione.

Altieri, in maniera puerile e vittimistica, denuncia insulti e minacce di cui sono stati oggetto i rappresentanti della Uilm additandone la responsabilità ad un comportamento diffamatorio e calunnioso tenuto dalla dirigenza dell’azienda nei loro riguardi. FALSO.

Questa escalation di insulti ed aggressioni verbali ha avuto origine dalla sua spregiudicatezza nell’intraprendere azioni legali, senza condividere le iniziative né con la sua RSU né con le altre Organizzazioni Sindacali che rappresentano i lavoratori. In conseguenza di ciò furono redatti due comunicati, apparsi nelle bacheche aziendali, nei quali prima la Rsu Uilm dimissionaria,e poi i lavoratori, contestavano con decisione la posizione assunta da Altieri.

Il clima di tensione che si respirava in azienda produsse smarrimento e preoccupazione tra i lavoratori che non mancarono di esternare, in pubblica assemblea, il loro risentimento contro il segretario della Uilm contestandola sua condotta, ritenuta tanto più incomprensibile quanto in netta antitesi rispetto alla moderazione e disponibilità che aveva usato nei rapporti con il precedente management. Inoltre, apparve a tutti evidente e singolare che lo zelo inquisitorio di Altieri si fosse rivolto esclusivamente alla gestione dei tirocinanti di EMA risparmiando dalle indagini tutte le altre aziende del Territorio che fanno ricorso a questa tipologia di contratto formativo.

In conclusione, Altieri ha dimostrato di non farsi scrupoli di niente e di nessuno nella sua ostinata battaglia contro gli attuali dirigenti della EMA (lui stesso lo ha dichiarato in assemblea facendo nomi e cognomi) al punto da incolpare anche alla FIM-CISL di comportamento antisindacale e di complicità e connivenza con la parte datoriale. E non è la prima volta.

Se questa posizione fosse finalizzata ad un maldestro tentativo di recuperare i consensi perduti, Altieri sta sbagliando strategia. I lavoratori della EMA glielo hanno dimostrato in maniera inequivocabile sia al rinnovo delle RSU sia in Assemblea. Certamente anche la Fim condanna e prende le distanze dalle minacce e dai comportamenti incivili ma è risaputo che chi semina vento raccoglie tempesta.

Luigi Galano Segretario Generale Fim Cisl IrpiniaSannio

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