Avellino – “Il Sud negli occhi”: una selezione del prezioso patrimonio di fotografie di Frank Cancian

Il 20 settembre la presentazione del progetto in anteprima con gli enti promotori

LOCANDINA_20_SETTEMBREAvellino – Venerdì 20 settembre, nella cornice prestigiosa dell’ex carcere borbonico di Avellino (sede del Museo Irpino, della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino e dell’Archivio di Stato di Avellino), si terrà l’incontro “Il Sud negli occhi: sguardi critici sulle immagini di Frank Cancian della collezione MAVI di Lacedonia. Verso la mostra presso il Museo delle Civiltà di Roma”. L’appuntamento, patrocinato dalla Provincia di Avellino, è stato indetto dal Comune di Lacedonia (Av), dal MAVI-Museo Antropologico Visivo Irpino di Lacedonia, dall’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal Museo delle Civiltà di Roma  (MiBAC), dalla Pro Loco “Gino Chicone” di Lacedonia, dall’associazione LaPilart e dal Museo Etnografico di Morigerati (Sa).

Nel convegno di Avellino sarà annunciato il progetto di una mostra di fotografie di Frank Cancian – selezionate dal fondo custodito ed esposto al MAVI – da tenersi al Museo delle Civiltà di Roma grazie alla collaborazione tra i suddetti Enti promotori.

Le fotografie in questione – 1801 scatti realizzati nel 1957 dallo studente e fotografo statunitense Frank Cancian, che dedicò poi la sua vita alla ricerca antropologica e all’insegnamento ed è oggi professore emerito dell’Università della California, Irvine – costituiscono uno straordinario patrimonio di immagini etnografiche su una comunità rurale del sud, riportato alla luce dopo decenni dalla loro realizzazione. La divulgazione delle foto è stata promossa dalla Pro Loco Gino Chicone con una mostra nel 2012, la pubblicazione di un libro nel 2013, la digitalizzazione dei negativi; il fondo fotografico è stato poi musealizzato nel 2017 con l’inaugurazione del MAVI alla presenza dello stesso Cancian, parallelamente all’avvio di una serie di iniziative in collaborazione con l’associazione LaPilart, come il concorso annuale di fotografia documentaria “1801 passaggi” ispirato alle immagini dell’autore statunitense.

Molto resta da fare per promuovere la conoscenza di un patrimonio che, nonostante la sua unicità, è ancora poco noto al pubblico e ai ricercatori: di qui l’idea – tra le diverse iniziative di studio e divulgazione intraprese – di organizzare una mostra in un istituto di grande tradizione e rilevanza scientifica come il Museo delle Civiltà di Roma. La mostra sarà coordinata dal Dr. Luciano Blasco, Direttore del Museo Etnografico di Morigerati, si avvarrà del contributo scientifico del Prof. Francesco Faeta, figura di primo piano nell’ambito dell’antropologia visuale, e sarà realizzata con il patrocinio dell’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia del MiBAC e dell’amministrazione comunale di Lacedonia.

«Nel lungo percorso delle fotografie lacedoniesi di Cancian – spiega la Direttrice del MAVI Antonia Pio – la collocazione della prossima mostra al Museo delle Civiltà rappresenta una simbolica “chiusura del cerchio”. L’istituto infatti raggruppa quattro musei nazionali tra cui il Museo delle arti e tradizioni popolari “Lamberto Loria” il cui primo direttore fu, dal 1956, l’antropologo Tullio Tentori. E fu proprio Tentori, alla fine di quell’anno, a indirizzare Cancian a Lacedonia, dove il giovane avrebbe soggiornato ripetutamente per sette mesi realizzando le sue fotografie».

Moderato dal giornalista Paolo Speranza, l’incontro del 20 settembre si svolgerà nella Sala Blu (Auditorium) dell’ex carcere borbonico a partire dalle 17:30. Dopo i saluti istituzionali di Domenico Biancardi, Presidente della Provincia di Avellino, Gianluca Festa, Sindaco di Avellino e Antonio Di Conza, Sindaco di Lacedonia, terranno brevi interventi Antonia Pio, Direttrice del MAVI-Museo Antropologico Visivo Irpino, Francesco Aquilanti, funzionario del Museo delle Civiltà, Leandro Ventura, Direttore dell’Istituto Centrale per la Demoetnoantropologia del MiBAC, Antonio Pignatiello, Presidente della Pro Loco “Gino Chicone” di Lacedonia e Giuseppe Bianco, Presidente dell’associazione LaPilart. Svolgeranno le proprie relazioni Luciano Blasco, coordinatore della mostra, Direttore del Museo Etnografico di Morigerati e Coordinatore della Rete dei Musei D.E.A. del Cilento e della Campania, e Francesco Faeta, curatore scientifico della mostra, Professore ordinario, docente di Antropologia Visuale della Scuola di Specializzazione in Beni D.E.A. della Sapienza Università di Roma

Sarà inoltre proiettato, in presenza dell’autore, il documentario “5×7 – il paese in una scatola” di Michele Citoni, che racconta la realizzazione delle 1801 foto scattate da Frank Cancian a Lacedonia nel 1957 e la nascita, sessant’anni dopo, del MAVI.

 

Source: www.irpinia24.it