Vallesaccarda inaugura la Banca della Memoria

Esposizione museale per custodire e preservare la conoscenza del passato

zappavalessacacrdaIn questo ultimo periodo diversi piccoli paesi dell’Irpinia – in particolare della Baronia – si sono dotati di uno spazio museale, segno di una crescente e sempre più diffusa esigenza di cultura, di sapere, di conoscenza del passato e soprattutto segno della volontà di custodirlo e preservarlo dalla dispersione e dalla inevitabile erosione del tempo. Dopo Carife che all’inizio dell’anno ha inaugurato il MAC, il Museo Archeologico di Carife, e Scampitella che nel mese di giugno u.s. ha aperto l’Antiquarium, che raccoglie reperti archeologici che risalgono fino al neolitico, domenica 4 agosto, alle ore 18, Vallesaccarda inaugura la sua Banca della Memoria,  un museo dal nome suggestivo, che si differenzia tipologicamente dai due appena citati per il fatto che non nasce dalla ricerca archeologica ma dalla raccolta di oggetti di fattura antica, attrezzi e utensili  in uso fino ad anni non lontani, testimoni muti di una civiltà millenaria ormai in estinzione – anzi già estinta – la civiltà contadina che per secoli ha caratterizzato la vita del territorio irpino, incidendo  profondamente sulle consuetudini, sul comportamento e sulla ‘filosofia’ degli abitanti di queste zone.

Gli oggetti in esposizione provengono da una donazione fatta al Comune di Vallesaccarda da parte di un insegnante nativo del paese, Giuseppe  Pizzulo, che con determinazione e costanza ha raccolto nel tempo un ricco campionario di strumenti del  passato che rimandano essenzialmente a tre aspetti del mondo contadino, al lavoro agricolo, a un artigianato esclusivamente manuale e al lavoro domestico, legato essenzialmente alle esigenze della cucina. 

Il progetto  dell’esposizione museale di questi materiali, fortemente sostenuto dal Comune di Vallesaccarda  affiancato da diverse Associazioni locali, è stato realizzato all’interno del Centro Polifunzionale M. L. King, nelle adiacenze del Comune del paese, dove si collocano già altre realtà culturali significative, una biblioteca in fieri, una scuola, spazi associativi ecc. ecc. All’allestimento ha collaborato fattivamente l’Associazione IrpiniaMia che ha sede a Trevico e  che da più di dieci anni opera sul territorio con molte iniziative finalizzate alla promozione e alla valorizzazione della terra irpina. Una felice e proficua sinergia tra due paesi irpini  che condividono non solo la loro posizione territoriale ma anche – e soprattutto – i loro intenti a favore di zone che meritano di essere conosciute ed esportate al di là dei loro orizzonti limitati.

Source: www.irpinia24.it