Calcio, l’Avellino parteciperà al campionato di Serie C 2019-20

Il club irpino è regolarmente iscritto: quale sarà il girone in cui militeranno i Lupi?

avellino-bari poule scudetto serie dCon largo anticipo rispetto al termine ultimo, l’Avellino ha regolarizzato, nella giornata di ieri, l’iscrizione al prossimo campionato di Serie C 2019-20. Torna così, ufficialmente, nel calcio professionistico la società irpina che, nelle scorse settimane, aveva completato l’iter per la riappropriazione della storica denominazione (“Unione Sportiva Avellino 1912”) di un club che vanta dieci stagioni consecutive di militanza in Serie A, dal 1978 al 1988.

In attesa di conoscere eventuali modifiche all’assetto dirigenziale e allo staff tecnico che guiderà i Lupi irpini nella prossima stagione, si sta per delineare la composizione dell’organico di squadre che militeranno nel terzo livello del calcio professionistico italiano. Il regolamento, infatti, prevede la suddivisione delle 60 compagini che prenderanno parte alla prossima Serie C in tre gironi da 20 squadre ciascuno: una suddivisione che, nel corso degli ultimi anni, ha quasi sempre rispettato un criterio di tipo geografico, con l’individuazione di tre diverse aree (nord-ovest, nord-est e sud) e la possibilità, concessa soltanto alle prime classificate di ogni girone, di approdare al campionato di Serie B, assieme a una quarta squadra che può guadagnarsi la promozione al campionato cadetto, mediante una fase playoff che coinvolge tutte le compagini di ciascun girone classificate tra la seconda e la nona posizione, con l’aggiunta della vincitrice della Coppa Italia di categoria.

In occasione dell’ultima stagione di Serie C, il regolamento ha subito una leggera e temporanea modifica, al fine di permettere l’ampliamento dell’organico di Serie B a 20 squadre, consentendo a ben due società di ottenere l’accesso al campionato cadetto attraverso i playoff: in questo modo, oltre a Entella, Pordenone e Juve Stabia (vincitrici dei rispettivi gironi di appartenenza), anche il Pisa e il Trapani sono riusciti a staccare i pass per il salto di categoria battendo, rispettivamente, la Triestina e il Piacenza nelle cosidette Final Four, svoltesi in gare di andata e ritorno. Dalla prossima stagione, con molta probabilità, lo svolgimento dei playoff di Serie C tornerà a decretare una sola vincitrice, mentre ancora oggi si discute, in Lega, su eventuali cambiamenti riguardanti la composizione dei tre gironi.

Ipotizzando, infatti, il mantenimento dell’attuale criterio geografico, l’Avellino si ritroverà a disputare il campionato di Serie C 2019-20 nel girone C, caratterizzato, prevalentemente, dalla presenza di squadre del Meridione, molte delle quali nobili decadute o, ad ogni modo, compagini che riescono a raccogliere una notevole quantità di sostenitori, sia nelle partite casalinghe, sia in quelle in trasferta. Tra queste squadre, non è possibile non citare il Bari e il Catania, società storiche che godono di un grandissimo seguito, nei confronti delle quali, peraltro, l’Avellino intrattiene, ormai da decenni, una rivalità che rischia di sfociare in disordini tra le rispettive tifoserie. Ed è proprio questo il motivo che potrebbe spingere i vertici della Lega Pro ad apportare qualche cambiamento, agevolando l’organizzazione degli incontri di calcio da parte della società e la gestione dell’ordine pubblico da parte delle forze dell’ordine.

Nel frattempo, nella giornata di ieri, sono state rese note le prime esclusioni dal prossimo campionato di terza serie, decretate a causa della mancata presentazione della documentazione necessaria a garantire l’iscrizione. L’esclusione che, senza dubbio, ha prodotto un rumore mediatico maggiore è quella del Foggia che, dopo appena sette anni dal primo fallimento societario (avvenuto nel 2012), viene escluso nuovamente dal calcio professionistico. La stessa, drammatica sorte è toccata ad Albissola, Lucchese e Siracusa, mentre le documentazioni presentate in extremis da Arzachena, Rieti e Viterbese saranno oggetto di una più oculata attenzione da parte della Covisoc. Da segnalare, infine, in Serie B, la tragica situazione del Palermo: i siciliani, al momento, non risultano essere iscritti nel campionato cadetto, nonostante la nuova dirigenza abbia assicurato di aver prodotto la documentazione entro il termine perentorio.

In caso di esclusione della compagine rosanero dai professionisti, sarà il Venezia (retrocesso al termine dei playout contro la Salernitana) a usufruire del ripescaggio in cadetteria. Tra le squadre di Serie D che, invece, sperano in una chiamata in terza serie, in seguito al fallimento delle quattro società sopra citate, vi sono Cerignola, Virtus Verona, Modena, Fano, Bisceglie, Pro Sesto e Paganese. Le incognite restano, ma l’unica certezza è la presenza dell’Avellino in quello che, spesso, viene ribattezzato l’inferno del calcio professionistico.

Di Manuel MEROLLA

Source: www.irpinia24.it