Di Giacomo: “Mettere fine alla pratica dilagante “una pistola a tutti”

Così il segretario del Sindacato Polizia Penitenziaria

download (1)Mettere fine alla pratica dilagante “una pistola a tutti”: è la sollecitazione che viene dal segretario del Sindacato Polizia Penitenziaria, Aldo Di Giacomo. 

I due recenti fatti –entrambi in Campania – dell’83enne che a Palma Campania ha ucciso ed esploso colpi di pistola e che in casa aveva altre armi e munizioni e quello del professore del liceo ginnasio “Giambattista Vico” di Napoli che si trovava agli arresti domiciliari e si è ucciso con una pistola – commenta Di Giacomo – sono purtroppo solo i casi più gravi del clima di autentico impazzimento dovuto al fatto di non negare quasi a nessuno un’arma. Certo saranno i magistrati a verificare in che modo il professore sisia procurato la pistola con cui si è suicidato che dalle prime notizie parrebbe legalmente detenuta e,nel caso di Palma Campania,come e perché un 83enne, che in passato si era già reso protagonista di minacce sempre con pistola, detenesse in casa un’autentica armeria, ma è necessario che tutti si fermino a riflettere“.

Il dato di partenza è la crescita del numero di permessi di arma per uso sportivo (oltre il 25%) che risulta sospetta e nasconde una tendenza a voler avere un’arma anche per altri motivi, evitando le restrizioni per ottenere il porto d’armi per legittima difesa. Quante siano le armi in circolazione in Italia non si sa, anche se tutti gli acquisti devono essere denunciati alle Questure. Qualche inchiesta giornalistica ha scritto che il numero potrebbe andare da 7 a 12 milioni, e l’ultimo censimento risale a 9 anni fa. Il numero di porto d’armi di persone che non fanno parte delle Forze dell’ordine sarebbe di circa 1 milione e mezzo, un dato del 2016“, prosegue Di Giacomo.

Sono convinto – continua Di Giacomo – che la recente nuova legittima difesa contribuisca ad accrescere la corsa ad avere in casa una pistola specie se non si farà chiarezza sull’aspetto più importante: la difesa non è sempre e comunque legittima. Sul tema della sicurezza, al primo posto tra i problemi degli italiani – conclude – non si può fare ancora propaganda elettorale e tanto meno confondere ed impaurire i cittadini con la tesi che per stare tranquilli ci si deve armare”.

Source: www.irpinia24.it