Calcio, Serie D 2018-19: la cavalcata trionfale dell’Avellino

Dall’esclusione dai professionisti alla vittoria della Poule Scudetto: tutte le tappe della stagione dei Lupi

avellino vittoria poule scudetto serie d 2019Un epilogo di stagione che, per i tantissimi tifosi biancoverdi, era quasi inimmaginabile, viste le vicissitudini societarie che avevano colpito l’Unione Sportiva Avellino 1912 nella scorsa estate (decretandone l’esclusione dal campionato di Serie B) e le difficoltà nel ricostruire quanto di buono edificato negli anni passati. Al termine di una cavalcata che rimarrà indelebile nella storia dello sport irpino, la Calcio Avellino SSD è riuscita a centrare, nel suo primo anno di vita, la promozione in Serie C e la vittoria della Poule Scudetto Serie D, garantendosi non solo il ritorno tra i professionisti, ma anche la possibilità di imprimere, per la stagione 2019-20, il tricolore sulla propria divisa da gioco.

L’ESCLUSIONE DAI PROFESSIONISTI – Il 12 luglio 2018, nel corso della presentazione delle maglie ufficiali per la stagione sportiva 2018-19, si sparge la voce, nell’ambiente biancoverde, del parere negativo della Covisoc sull’iscrizione dell’Avellino al campionato di Serie B. Voce che verrà, poi, confermata dalla stessa Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche attraverso un comunicato. Nonostante il tentativo dei vertici societari dell’U.S. Avellino 1912 di mettersi in regola entro il 16 luglio, l’esclusione viene confermata dalla FIGC il 20 luglio 2018, nel corso dello svolgimento dell’amichevole tra Roma e Avellino, disputatasi allo stadio “Benito Stirpe” di Frosinone e terminata con il punteggio di 1-1. Neanche il ricorso al Collegio di Garanzia del CONI (espressosi il 31 luglio 2018 sulla vicenda) e quello al TAR del Lazio (riunitosi il 7 agosto 2018) riescono ad evitare all’Avellino e alla tifoseria irpina una cocente delusione, dopo la salvezza ottenuta all’ultima giornata, nel maggio dello stesso anno, grazie al successo esterno dei biancoverdi contro la Ternana (1-2).

LA RINASCITA – Si riparte, dunque, dal campionato di Serie D, con una nuova società: tra le offerte pervenute al Sindaco di Avellino Vincenzo Ciampi, in seguito alla manifestazione di interessi avviata dal primo cittadino eletto nel giugno 2018, spunta la proposta di Gianandrea De Cesare, patron della Sidigas e già proprietario della Società Sportiva Felice Scandone 1948, compagine cestistica di Avellino militante, da ben diciannove anni, nella massima serie. Spetta, dunque, alla società Calcio Avellino SSD il compito di riportare ai massimi livelli la tradizione calcistica avellinese, con un nucleo di giocatori di esperienza (Santiago Morero, Nicola Ciotola, Kelvin Matute e Ferdinando Sforzini) e un manipolo di giovani di ottime speranze, tra i quali si distingueranno il serinese Fabiano Parisi (terzino classe 2000, proveniente dalle giovanili del Benevento) e il romano Alessio Tribuzzi (esterno d’attacco classe ’98, in forza al Latina nella stagione 2017-18). Sarà Alessandro De Vena, calciatore 26enne proveniente dalla Casertana, il faro dell’attacco biancoverde, con 22 reti messe a referto in 41 incontri disputati. L’incarico di direttore sportivo viene ricoperto da un giovanissimo Carlo Musa, mentre ad Archimede Graziani va il ruolo di allenatore della prima squadra. L’Avellino viene inserita, quindi, nel girone G della Serie D, a completamento di un organico di squadre provenienti, esclusivamente, dalle regioni Lazio e Sardegna. Sulle nuove casacche, inoltre, ritorna il logo storico dell’Unione Sportiva Avellino 1912: ciò a voler testimoniare l’eredità raccolta dalla nuova realtà calcistica irpina e relativa al glorioso passato di una società che vanta la partecipazione a dieci campionati consecutivi di Serie A (dal 1978 al 1988).

avellino-bari poule scudetto serie dIL GIRONE DI ANDATA, TRA ALTI E BASSI – La stagione 2018-19 dell’Avellino parte subito con il botto: alla prima uscita ufficiale, i Lupi si impongono a Ladispoli con il punteggio di 1-4. L’eliminazione dalla Coppa Italia di Serie D, incassata per mano del Nola (0-1), non fa male ai Lupi irpini che superano l’Albalonga in rimonta (2-1) e sbancano, poi, anche Anzio (1-3). Alla quarta giornata, arriva il primo pari stagionale, contro l’Anagni (1-1), accompagnato dalla convincente vittoria casalinga contro il Cassino (3-0). Alla sesta giornata, la prima sconfitta in campionato: un pesante 4-1 rimediato dall’Atletico SFF che mette in evidenza una serie di problemi che si ripercuoteranno nelle gare successive. Subito dopo, infatti, il successo interno contro il Lanusei (2-1), l’Avellino incassa un altro brutto stop, a Civita Castellana, contro il Flaminia (3-0). Il gioco efficace proposto da mister Graziani nel corso delle partite iniziali sembra scricchiolare e, nei successivi sette incontri, i biancoverdi racimolano 11 punti, i quali non bastano al tecnico di Carrara per evitare l’esonero. La debacle interna contro il Trastevere (1-4) alla quindicesima giornata è la pietra tombale sull’esperienza in biancoverde di Graziani, sollevato dall’incarico per far spazio a Giovanni Bucaro. L’arrivo del tecnico palermitano che, ad Avellino, ha vissuto esperienze sia da calciatore (dal 2000 al 2003), sia da allenatore (nella stagione 2011-12), unito agli acquisti del difensore Matteo Dionisi, del centrocampista Alessandro Di Paolantonio e dell’esterno offensivo Franco Da Dalt, non sembra sortire, inizialmente, gli effetti sperati: dopo i successi netti contro Budoni (1-4) e Lupa Roma (6-1), l’Avellino incassa la quinta sconfitta stagionale dalla Torres (2-0). Il girone di andata si chiude, dunque, con il pari contro il Latina (1-1) e con i biancoverdi al quinto posto in classifica, a quota 34 punti, distanti di ben sette lunghezze dalla vetta della graduatoria occupata da Trastevere e Lanusei (41).

IL GIRONE DI RITORNO: I RINFORZI E LA RIMONTA – Il distacco che separa l’Avellino dalla testa della classifica non spaventa la dirigenza che, nella sessione di gennaio, rinforza ulteriormente la rosa. Dal Crotone, giunge in prestito l’estremo difensore classe 1999 Aniello Viscovo, il quale disputerà gran parte del girone di ritorno tra i pali della porta biancoverde. Dal Foggia, invece, un altro protagonista della seconda metà di stagione, Lorenzo Betti (classe 2000), andrà a occupare la fascia destra che, nel corso delle prime diciannove gare, si era rivelata il punto debole dell’undici titolare. Ritorno in Irpinia per Vincenzo Pepe, già visto nella stagione 2008-09: l’esterno proveniente dal Potenza, tuttavia, non avrà grande spazio, così come Alessio Rizzo (ex Catania) e Luis Maria Alfageme (ex Casertana), entrambi condizionati da numerosi problemi fisici. Il girone di ritorno inizia subito con il piede giusto: successi contro Ladispoli (2-0), Albalonga (0-1) e Anzio (3-1). Ma le successive trasferte contro Anagni (1-1) e Cassino (1-0) rimettono tutto in discussione: l’Avellino conquista solo un punto in due gare e subisce la contestazione dei tifosi che chiedono ai giocatori e a mister Bucaro un maggior impegno. I Lupi rialzano la testa e, dopo aver battuto l’Atletico (1-0), riescono a espugnare il “Lixius” di Lanusei (0-2) e a calare il tris nella gara interna contro il Flaminia (1-0). La sconfitta esterna contro il Latte Dolce (1-0) sembra allontanare definitivamente i biancoverdi da ogni discorso relativo a una promozione diretta: a dieci giornate dal termine della stagione regolare, infatti, il Lanusei (60 punti) resta a +7 dai Lupi, fermi al quarto posto a quota 53 punti. E invece, un’incredibile striscia consecutiva di dieci successi permette alla compagine irpina di recuperare il divario dai sardi, fino all’aggancio decisivo alla penultima giornata (a quota 80 punti), con l’Avellino vittorioso sulla Torres (3-1) e il Lanusei fermato nel derby sardo dal Budoni (1-1). Nell’ultimo match contro il Latina (0-2), addirittura, i Lupi possono coronare il sogno della promozione immediata, ma la rete della compagine sarda nei minuti di recupero della sfida contro la Lupa Roma (1-2) rimanda qualsiasi discorso alla settimana successiva e, più precisamente, allo spareggio che si disputerà allo Stadio “Centro d’Italia-Manlio Scopigno” di Rieti il 12 maggio 2019.

avellino-bari 1-0 poule scudetto serie dLA PROMOZIONE IN SERIE C E LA CONQUISTA DELLA POULE SCUDETTO – Davanti a circa 4000 tifosi di fede biancoverde, l’Avellino non perde l’appuntamento con la storia e batte il Lanusei con il punteggio di 2-0. Di Alessandro De Vena, nel primo tempo, ed Alessio Tribuzzi, nel secondo, le reti che permettono ai Lupi di raggiungere il traguardo della promozione in Serie C e abbandonare, così, il calcio dilettantistico dopo soli nove mesi di militanza. Grandissima la festa sia in terra reatina che in Irpinia, con un entusiasmo che proietta gli uomini di mister Bucaro al conseguimento di un altro, importante obiettivo. L’Avellino, infatti, figura tra le nove squadre partecipanti alla Poule Scudetto Serie D: una competizione che vede affrontarsi le vincenti dei nove gironi della quarta serie, attraverso una prima fase a gironi, alla quale seguirà una fase a eliminazione diretta, con semifinali e finale da disputarsi in campo neutro. I biancoverdi vengono inseriti nel gruppo C, insieme al Bari, vincitore del girone I della Serie D, e al Picerno, compagine lucana che ha conquistato la vetta del girone H. Nel primo match contro i pugliesi, allo stadio “Partenio-Lombardi”, gli irpini ottengono un successo di misura (1-0), grazie a una realizzazione del solito De Vena. Il bomber di origini partenopee si ripeterà tre giorni più tardi, siglando il goal vittoria con cui i Lupi superano il Picerno (0-1) e conquistano la qualificazione alla fase eliminatoria della Poule Scudetto. In semifinale, l’Avellino supera con scioltezza la Pergolettese (3-0) con una doppietta di Di Paolantonio e il tris siglato da Ciotola. Due giorni dopo, allo stadio “Renato Curi” di Perugia, i biancoverdi affrontano in finalissima il Lecco e, dopo novanta minuti di equilibrio (1-1, con reti di Capogna per i lombardi e di Morero per gli irpini), riescono a spuntarla ai calci di rigore, con le marcature dal dischetto dello stesso Morero e Di Paolantonio che bastano ai Lupi per conquistare, per la prima volta nella loro storia, lo Scudetto della Serie D.

Campioni del girone G e Campioni d’Italia della Serie Dilettanti. Non poteva esserci epilogo migliore per la Calcio Avellino SSD che, dopo un anno di sofferenze, ma anche di tanti successi ed emozioni, si affaccia al calcio professionistico, pronta ad affrontare un campionato che, da diversi anni, è noto per la sua difficoltà e per il blasone delle compagini che vi prendono parte. Ma l’emozione in Irpinia per il calcio è incontenibile e nulla sembra spaventare i Lupi, nemmeno la possibilità di essere inglobati in un girone che comprenderà le principali piazze del Sud, tra cui Bari, Catania, Catanzaro, Foggia e Reggina. Un nuovo corso è iniziato con la stagione appena conclusasi e Gianandrea De Cesare, il timoniere delle due principali realtà sportive dell’Irpinia, si accingerà ad allestire una rosa competitiva che possa affrontare con grandi aspettative il prossimo campionato di Serie C 2019-20.

 

Di Manuel MEROLLA

Source: www.irpinia24.it