Continuano le iniziative di IrpiniaMia

Associazione che da più di dieci anni si impegna in diverse direzioni per la promozione e la valorizzazione del territorio irpino

irpinia miaL’Associazione IrpiniaMia, che da più di dieci anni  si impegna in diverse direzioni per la promozione e la valorizzazione del territorio irpino, ha organizzato anche per l’estate del 2019 un denso programma di iniziative che si è aperto con due eventi che si sono svolti il 10 e il 12 maggio a Trevico. La cornice è stata quella  del Centro Culturale Giuseppe Scola, allestito nella casa natale di Ettore Scola, donata alcuni anni fa al Comune di Trevico dal padre del regista e da allora sede di numerose manifestazioni. Il 10 maggio si è tenuto il IV Ciak, quarta edizione di un incontro dedicato al Maestro Scola nel giorno del suo compleanno (10 maggio 1931) all’interno della sua casa natale. Sottotitolo dell’evento ‘Ricerca e approfondimenti sul cinema di Ettore Scola’. L’edizione del 2019 ha visto l’intervento di un gruppo di docenti universitari che hanno commentato il film Trevico-Torino. Viaggio nel Fiatnam (1973), un film molto impegnato sotto il profilo ideologico che propone la tematica dell’emigrazione degli anni ‘50/60 del secolo scorso attraverso la storia di un giovane trevicano che approda alla FIAT di Torino dove fa un’amara esperienza di lavoro e di emarginazione.

Dopo l’introduzione della Presidente dell’Associazione IrpiniaMia Maria Raffaella Calabrese De Feo, il prof. Lorenzo Zoppoli, Ordinario di Diritto del Lavoro presso l’Università Federico II di Napoli,  ha esposto una sua recensione del film che è stata pubblicata sulla Rivista Scientifica Diritti Lavori Mercati (2019/I). E’ seguito un dibattito di grande interesse, con interventi programmati al quale hanno partecipato i prof. Umberto Gargiulo e Valeria Nuzzo, rispettivamente dell’Università Magna Grecia di Catanzaro e dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli e Paolo Speranza, storico del cinema, direttore della Rivista Cinema Sud. Le loro osservazioni si sono alternate alle voci di un gruppo di qualificati poeti campani (Floriana Coppola, Mimmo Grasso, Costanzo Ioni e Ferdinando Tricarico) che hanno recitato alcuni loro componimenti sul tema ‘Migranti e Lavoro’, testi che hanno veicolato sensazioni e suggestioni  intense. All’incontro ha partecipato un pubblico molto numeroso e di varia provenienza, estremamente interessato e coinvolto in una manifestazione di notevole livello culturale che ha proposto una lettura scientifica del film a più voci e  una sezione artistica di ottimo spessore.

Domenica 12 maggio, sempre a Trevico, presso lo stesso Centro Culturale Giuseppe Scola, un giovanissimo regista irpino nativo di Vallesaccarda, Domenico Pizzulo, ha proiettato il suo primo documentario dal titolo ‘E poi si vede’ centrato sul problema dell’allontanamento dei giovani dai paesi del territorio irpino. La pellicola offre uno spaccato molto realistico di alcuni paesi della zona che hanno subito una progressiva desertificazione per l’allontanamento sempre più massiccio dei giovani e al tempo stesso comunica, attraverso diversi riferimenti autobiografici,  le sensazioni che si accavallano nella mente dei ragazzi che, non senza ansia e incertezza,  decidono di fare un passo che in molti casi è definitivo. Un evidente fil rouge lega questo lavoro al film di Scola Trevico Torino, è in gioco anche qui un’esperienza di emigrazione ma al fenomeno di un’emigrazione economica si è sostituito  il  problema attualissimo dell’emigrazione  ‘culturale’ dei giovani, motivata da esigenze di studio o di lavoro o semplicemente dal desiderio di  trovare risposte agli interrogativi sollecitati da un progresso sempre più veloce, risposte che l’orizzonte limitato del paese non può dare.

Source: www.irpinia24.it