Presentazione del libro “La sinistra finisce” di Egidio Zacheo

Presso il Centro “Tò Kalòn” di Martano (Lecce)

Copertina_LaSinistraFinisceISBN_Zacheo_EdEsperidiMartano - Mercoledì 15 maggio 2019 alle ore 19.00, presso il Centro “Tò Kalòn” (Via Marconi 28) a Martano sarà presentato il nuovo libro di Egidio Zacheo, “La sinistra finisce. Dal populismo di Vendola e Renzi al governo gialloverde”, edito da Edizioni Esperidi.

Introduce Anna Stomeo, dialoga  con l’autore Paolo Protopapa; sarà presente l’editore Claudio Martino.

L’autore: Egidio Zacheo ha insegnato Scienza Politica presso l’Università del Salento. È stato più volte sindaco di Campi Salentina. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: “Politica e istituzioni nella transizione. L’Italia in Europa” (2000), “Il secolo della democrazia. Politica e diritti nel Novecento” (2003), “Un paese in bilico. Il mio volontariato culturale e politico” (2005), L’anomalia italiana e l’autodafé della sinistra” (2010), “L’identità divisa. L’Italia e il nostro debole spirito pubblico” (2013).

Il libro raccoglie recensioni e articoli, apparsi sul “Nuovo Quotidiano di Puglia”, e due relazioni, con cui l’autore esprime il suo punto di vista e le sue valutazioni sulla situazione politica italiana e sul processo di indebolimento politico-culturale che ha colpito la sinistra.

Il titolo del libro volutamente cerca di richiamarne in qualche modo quello di Giuseppe Prezzolini – autorevole intellettuale conservatore del secolo scorso – “L’Italia finisce”. È mia convinzione, infatti, che è necessario fare anche per la sinistra ciò che col suo lavoro Prezzolini ha cercato di fare nei riguardi della storia d’Italia: smontare alcuni tenaci luoghi comuni e far cadere alcuni miti consolatori”, si legge dalla prefazione dell’Autore.

“Per la verità, per noi il compito non dovrebbe essere particolarmente difficile considerando come già da circa venti anni la sinistra ha provveduto a portare avanti l’opera di demolizione di se stessa” (…) “La sinistra, come l’abbiamo conosciuta negli ultimi venticinque anni circa, non esiste più. Tutti i suoi esponenti più noti appaiono ormai impresentabili e le sue strutture esangui. Smarrita e priva di una strategia non sa cosa fare”, prosegue la prefazione.

“Naturalmente, qualcosa è sempre possibile fare ed è anche possibile perfino una sua rinascita se riesce a capire che deve guardare ai tempi lunghi e alle radici più profonde delle contraddizioni storiche del nostro Paese”Probabilmente qualcosa sta già succedendo, ma – per dirla con Prezzolini – «che cosa la sta sostituendo non sappiamo. Si vedrà o meglio: lo vedranno i nostri figli e nipoti»”, conclude la prefazione.

Source: www.irpinia24.it