Avellino – Questa mattina, alle ore 11:30, nei pressi della villa comunale si è tenuta un’assembla pubblica organizzata dall’associazione “Avellino Prende Parte”, per chi in città vive e per chi ci torna, uno speaker corner aperto a tutti coloro che non ci sono per scelta o perché obbligato. Un modo per costruire un momento di socialità e di incontro. Focus principale riguardava l’emigrazione giovanile, ogni anno in migliaia vanno via da questa provincia.  L’iniziativa dell’APP viene spiegata da Francesco Iandolo: “In questa occasione abbiamo voluto riportare al centro della città i temi discussi lo scorso mercoledì. Durante il worldcafè sono uscite idee molto interessanti e vogliamo sottolineare che queste non sono proposte da programma elettorale ma di un progetto politico che stiamo costruendo e che vogliamo portare avanti nei prossimi anni. Uno dei metodi è quello dell’ascolto attivo, partecipativo, tutte le persone presenti hanno messo in campo una propria idea soprattutto cercando soluzioni a problemi che vivono quotidianamente. Il modo che preferiamo di fare politica e quando le idee di ciascuno diventano generative nel momento in cui si mischiano con quelle degli altri.

I cinque punti fondamentali sui quali abbiamo lavorato- continua Iandolo- sono 5, fondamentalmente l’ambiente , in queste ore stanno uscendo le prime idee, partiamo dall’ex isochimica ad esempio con il gemellaggio con Casale Monferrato che nel 2020 sarà la prima  città Europea libera dall’amianto. L’abbattimento delle polveri sottili e una mobilità alternativa e sostenibile, passando per il lavoro incentivando nuove tipologie che sappiano guardare allo sviluppo della comunità. Un servizio sociale che possa essere a  misura non solo del singolo cittadino ma della comunità, e quindi dei quartieri.  Inoltre le tematiche della rigenerazione urbana con gli usi civici e quelli della trasparenza nella pubblica amministrazione, un tema grandissimo che non si esaurisce con una semplice chiaccherata“. In merito alla situazione del centrosinistra nel momento in cui il PD raccoglie l’appello di Zingaretti e rimette in discussione la candidatura di Cipriano, l’App attraverso Iandolo spiega che non si sono mai seduti al tavolo disegnando il perimetro della coalizione e dicendo chi dovrebbe esserci e chi no. “Abbiamo detto alcune cose molte chiare come il rinnovamento delle liste e che siano in numero ridurre, ma non ci riferiamo solo ad un cambiamento anagrafico ma di storie che possano raccontare percorsi significativi ma soprattutto lascino da parte con convinzione i classici portatori di voto.

Infine – conclude Iandolo sulla decisione di  seguire la propria strada o meno – Stiamo provando a tracciare un percorso chiaro, in questa fase non vogliamo andare da soli perché stiamo credendo e abbiamo investito in questo progetto di centro sinistra ampio. Semplicemente perché vogliamo fare in modo che questa città possa dotarsi di una sintesi migliore in questo momento e tenere al bando quelle che in questo momento sono le cose che più ci destano preoccupazione, come i sovranisti da un lato e i populisti dall’altro. Se non ci dovessero essere le condizioni noi saremo della partita con i temi di cui abbiamo parlato continuando a fare dibattito pubblico, perché siamo convinti che solo così diamo un contributo significativo alla città”.

Print PDF