Avellino – Presentazione del saggio “Non c’è un giorno da perdere”

Il libro a cura di Paolo Saggese e Giuseppe Iuliano nell'era del "Federalismo differenziato"

WhatsApp Image 2019-04-08 at 18.59.59Avellino – Questo pomeriggio, alle ore 16:30, presso il circolo della stampa si è tenuto un convegno per presentar e il saggio “Non c’è un giorno da perdere” a cura di Giuseppe Iuliano e Paolo Saggese, un omaggio alla figura del prof. Manlio Rossi-Doria, nel 30esimo anniversario dalla sua scomparsa. Dove Il divario Nord/Sud richiama, ancora una volta, gli Irpini e i Meridionali a ripetute responsabili attenzioni. L’ingegnere Gerardo Troncone introduce il convegno spiegando che la salvaguardia del territorio e l’impegno civile per il Mezzogiorno può essere una  risorsa economica importantissima sulla quale si può investire creando attrattori importanti. Inoltre spiega l’importanza a proteggere quel patrimonio storico, culturale archeologico unico nel nostro paese proprio come i due relatori illustrano nel proprio libro. Da qui le parole di Giuseppe Iuliano: “Si tratta di un saggio che mette in evidenza il futuro del Mezzogiorno. Noi è dal 2011 che portiamo avanti questo discorso di una presenza del territorio, l’occasione si rilevò propizia con “Crescita zero”, un saggio di Paolo Saggese sull’Italia del terzo millennio e un susseguirsi di esperienze legate a Guido Dorso a Matteotti .

Continui  sono stati gli impegni da parte nostra di riportare all’attenzione soprattutto dei giovani la figura di un meridionalismo che fosse conoscenza di se stessi e di una politica che era stata una continuazione elitaria, un trasformismo che continua a danneggiarci. Avevamo questa necessità di continuare ad analizzare figure che si erano impegnate per l’Irpinia e per il Mezzogiorno. E’ stata quasi una scadenza naturale quella su Rossi-Doria figura di uomo di scienza che aveva sposato la vita dei contadini e credeva nell’irpinia. Come potevamo noi in momento di sbandamento non riportare l’attenzione su una figura che si era preoccupata di riconciliare il mondo della terra con la vita sociale, con le comunità, con la politica. Anche perché siamo arrivato a una sorta di adagio da parte di chi si avvicina alla vita politica sui luoghi comuni di industrializzare l’agricoltura, l’artigianato e il turismo cose che lui , invece, aveva analizzato e proposto in modo logico, non solo come punto di vista personale ma attraverso la scuola. L’Irpinia – conclude Iuliano- deve continuare ad essere se stessa come testimone di questa antica civiltà però rompendo l’isolamento per diventare protagonista nell’economia, nell’industria nella vita sociale di un Italia che aspetta queste presenze e queste risposte dalle zone interne“.

A seguire Paolo Saggese spiega il motivo per il quale il “Federalismo differenziato” può danneggiare il sud.  “Il problema  che potrebbe portare ad una penalizzazione del sud è per il semplice fatto che le proposte fatte 2 anni fa erano ben chiare. Partiva da un idea di massima dove il 90 %  della tassazione doveva rimanere ai rispetti territori. Ora evidentemente se questo significa fare gli interessi della Nazione e venir meno a quelli che sono i doveri di solidarietà che tutti i cittadini devono avere nei confronti degli altri e che è sancito dal principio fondamentale della nostra Costituzione, se questo non significa negare la stessa esistenza dell’Italia non so che possa accadere per farci preoccupare. Questo è un vero e proprio attentato alla Nazione”.

Source: www.irpinia24.it