Concerto dei “Quartieri Jazz” di Mario Romano a Palazzo Venezia

La serata prevede anche aperitivo e visita guidata

1925351_362003043960615_4248390216117525030_nNapoli – Sabato 6 aprile alle 21:30 i Quartieri Jazz di Mario Romano tornano nelle suggestive atmosfere di Palazzo Venezia con i loro album “E Strade ca portano a Mare” e “Le 4 giornate di Napoli”.

“Arte nell’Arte” è il tema ormai ricorrente dei concerti della Band Napoletana in giro per la città, un connubio che riscuote sempre più consenso da critica e pubblico. La scelta della location stavolta ricade sulla Casina Pompeiana di Palazzo Venezia. Si tratta di un edificio storico situato a Spaccanapoli, che ha vissuto molte vicissitudini nel corso della sua vita, ed è la testimonianza di un insieme di relazioni politiche ed economiche che mettevano in risalto l’allora repubblica di Venezia con la città Napoli.

L’edificio, oggi visitabile come appartamento storico, offre anche mostre di arti minori (presepi, porcellane, pitture ecc.). Citato spesso dal filosofo Benedetto Croce, in quanto confinante con Palazzo Filomarino (dove abitava), che lo chiamava il “Napoletano Palazzo di Venezia”, l’edificio nasconde uno splendido giardino pensile. Gli stessi giardini ospitano anche una piccola cappella denominata “Grotta della Madonnina”. La Casina Pompeiana fu aggiunta in epoca neoclassica.

La band: ad accompagnare la chitarramanouche di Mario Romano (Quartieri Spagnoli), Alberto Santaniello (Arenaccia) alla chitarra classica e Ciro Imperato (Santa Maria Capua Vetere) al basso, talenti anch’essi provenienti dai quartieri popolari della città e provincia, e che nel loro sound frizzante e sanguigno riproducono colori e umori di una magica realtà.

Formula della serata: la serata prevede uno stuzzicante aperitivo di benvenuto, a seguire il concerto ed infine una visita guidata a Palazzo Venezia, un tempo centro nevralgico per la città, in seguito vittima di un lungo e silenzioso degrado. La struttura oggi è stata riportata a nuova vita grazie all’impegno di Gennaro Buccino.

Source: www.irpinia24.it