Continuano le truffe ai danni degli anziani

Codacons: Necessario intervento di prevenzione attraverso una corretta informazione

codaconsAncora numerose truffe messe in atto ai danni di anziani. Sgominata banda composta da marito, moglie e due figli in Brianza.
Almeno otto casi accertati dai carabinieri a carico di componenti di un’unica famiglia, tutti con numerosi precedenti per reati analoghi. La banda seguiva sempre lo stesso modus operandi: la donna si fingeva un’ex vicina di casa o una conoscente o, ancora, una dottoressa che in passato lavorava nel medesimo edificio; mentre gli uomini di solito si presentavano agli anziani qualificandosi come tecnici del servizio idrico. In tal modo riuscivano a convincere gli anziani, che consentivano l’accesso alle proprie abitazioni, finendo così per essere derubati di tutti i loro averi, in particolare gioielli e oggetti d’oro. I malviventi riuscivano a fuggire a mezzo della propria autovettura, che è stata ripresa da alcune telecamere adiacenti alle zone dove avvenivano le truffe, consentendo così di smascherare e arrestare la banda.
Codacons: “Come si è potuto appurare da quanto avvenuto, una corretta informazione alle possibili vittime risulta fondamentale per prevenire questo tipo di reati e pare utilizzare il nostro decalogo contro le truffe, che di seguito si riporta:

– Sincerarsi che il controllo sia effettivo: molti pensionati aprono le porte della propria casa senza verificare che effettivamente sia necessario un controllo dell’abitazione. È bene fare attenzione agli avvisi del Condominio, nei quali vengono segnalati gli eventuali accertamenti nei singoli appartamenti, con indicazione della data e dell’ora dell’eventuale visita– Richiedere i documenti d’identità: è preferibile, prima di far entrare qualcuno in casa propria, chiedere agli addetti di identificarsi mediante suddetto documento. Se il controllo è effettivo, i tecnici non devono avere alcuna ragione di opporsi a tale richiesta – Richiedere un tesserino o un documento che attesti che effettivamente lavorano per la società detta: è utile fare richiesta di un documento o un tesserino per verificare se gli addetti siano realmente dipendenti della società con cui si sono presentati. – Controllare che gli addetti lavorino effettivamente per il proprio fornitore di luce e gas, o che siano dipendenti della propria società idrica: molto spesso infatti si presentano in quanto lavoratori in fantomatiche società elettriche o idriche al solo scopo di entrare nell’abitazione, dunque è necessario sincerarsi della reale provenienza di tali soggetti.

– Visionare sempre il lavoro dei tecnici: è importante prestare sempre attenzione alle attività svolte nella propria casa dai tecnici, al fine di verificare che siano effettivamente lì per il motivo indicato. – Non permettere ai tecnici di andare da soli in altre stanze: non bisogna farsi scrupoli nell’impedire agli addetti di andare in altre stanze da soli. Se sono in buona fede, accetteranno senza problemi di essere seguiti. – Non lasciare beni di valore in vista: prima di far entrare estranei nella propria abitazione, è importante mettere al sicuro qualsiasi bene si trovi “a portata di mano”. È sempre meglio mettere tutto in cassetti o in luoghi in cui non sia facile accedere. – Non farsi mai distrarre: se si tratta di una truffa, i sedicenti tecnici si presentano, di solito, in due o più, cosicché almeno uno di loro possa distrarre il proprietario dell’abitazione, mentre l’altro o gli altri possono porre in essere i furti.– Verificare l’abbigliamento e la presenza di cassette degli attrezzi: se gli addetti si presentano per riparare un guasto, o fare un controllo, è importare verificare l’abbigliamento e se portano con sé cassette degli attrezzi o simili, senza i quali difficilmente dei veri tecnici potrebbero lavorare.– Chiamare aiuto: se non ci si sente sicuri, è bene farsi assistere da qualcuno, che può essere un vicino, un parente, perfino la portinaia. È importante non essere da soli in questi casi. E qualora ci si dovesse rendere conto che si tratta di una truffa, è fondamentale chiamare subito il 118.”

 

Source: www.irpinia24.it