Napoli – La musica viaggia sui binari della storia

Visita serale del Museo di Pietrarsa allietata da una straordinaria performance musicale

34984347_629392650750626_3579366383743401984_nNapoli – Sabato 2 marzo ore 21:30 la musica pervade il Museo di Pietrarsa accompagnando i visitatori alla scoperta della collezione ferroviaria. Un’occasione unica per visitare il Museo godendo del mare e dell’atmosfera serale il tutto allietato dalla performance musicale a cura della “Quartieri JazzOrkestrine”.

 Il disco: Il valente chitarrista e compositore napoletano Mario Romano ha dato vita al progetto Quartieri Jazz giunto nel gennaio 2013 (ed. GRAF) al felice esordio discografico intitolato “E strade cà portano a mare”.Un’intensa attività concertistica nei luoghi d’arte della città, contraddistingue il tema della band che sfocia in questa produzione in cui si fondono ed incontrano in maniera originale il jazz manouchedel caposcuolaDjangoReinhardtela tradizione napoletana nel suo ricco retaggio classico e contemporaneo dando vita al Neapolitan Gipsy Jazz, con cui percorrere “E strade cà portano a mare”, luogo dove non a caso da sempre si sono incontrate varie culture. Un sound ricco, con contaminazioni partenopee, latin Jazz, un file rouge jazzistico, un pizzico di Francia ed una emozionante e gioiosa malinconia tutta Napoletana. A salire sul palco sarà la formazione Orkestrine al completo composta da Alessandro De Carolis ai flauti, Mario Romano alla chitarra classica, Alberto Santaniello alla chitarra acustica, Luigi Esposito al piano, Ciro Imperato al basso ed Emiliano Barrella alla batteria. Talenti che come Mario Romano provengono dai “Quartieri Popolari” di Napoli e che nel loro sound frizzante e sanguigno hanno saputo riprodurre colori e umori di quella magica e vivace realtà.

 Il Museo Nazionale ferroviario di Pietrarsa è ubicato nel comune d Napoli , nel quartiere napoletrano di San Giovanni a Teduccio , al confine con Portici. Sorge in posizione adiacente alla stazione ferroviaria Pietrarsa- San Giorgio a Cremano. E’ stato realizzato laddove sorgeva il reale opificio Borbonico di Pietrarsa,   struttura concepita da Federdinando II di Borbone  nel 1840 come industria siderurgica e dal 1845 come fabbrica di locomotiva a vapore. Nel 1853  a Pietrarsa prestavano la loro opera circa 700 operai facendo dell’opificio il primo e più importante nucleo industriale italiano oltre mezzo secolo prima che nascesse la Fiat. Costituito da 7 padiglioni per un’estensione complessiva di circa 36.000 metri quadrati dei quali 14.000 coperti, ospita locomotive a vapore, locomotive elettriche trifase, locomotive a corrente continua, locomotori diesel, elettromotrici, automotrici e carrozze passeggeri. Infine, gioiello fra i gioielli, la carrozza-salone del treno dei Savoia, attualmente “Treno Presidenziale”

 

 

Source: www.irpinia24.it