Rocca San Felice – Mostra “La Buona Mefite e il Mefitismo”

Si inaugura sabato 2 marzo presso la “Sala dell’Acquedotto"

2marzoBN a3Rocca San Felice – La mostra “La Buona Mefite e il Mefitismo, un nuovo approccio alla Valle dell’Ansanto” si inaugura sabato 2 marzo, ore 17.00, presso la “Sala dell’Acquedotto”, Rocca dei Rettori, Benevento, con il patrocinio della Provincia di Benevento, AUSER-USELTE BN (Università Sannita dell’età libera e della Terza Età) e  il Centro di ricerca Tradizioni Popolari  “La Grande Madre”. È possibile visitare la mostra anche domenica 3 marzo.  Intento del progetto è far conoscere la Mefite di Rocca San Felice (AV) (la più grande d’Europa) da un nuovo punto di vita.

La Mefite della Valle dell’Ansanto è stata luogo sacro in epoca neolitica, la romanizzazione screditò la fama del luogo relegando la sua Dea Madre, Mephite o Mefitis, a dea delle acque putride. Virgilio, nel VII libro dell’Eneide la indica come la bocca degli inferi, tutti gli autori dell’antichità guardarono a questo luogo come a un posto maledetto accrescendone l’effettiva pericolosità, l’approccio con ogni aspetto della Natura deve essere di rispetto, solo in questo modo si possono evitare i pericoli insiti in ogni luogo. Noi del Centro di ricerche tradizioni popolari “La Grande Madre”, dopo aver raggiunto il primo obiettivo, e cioè mettere nelle mani degli scienziati le sorti di “Genista anxantica”, la piccola coraggiosa ginestra da noi individuata come caso raro di ristretto endemismo, ci poniamo il secondo obiettivo, quello di riscattare il territorio dalla sua cattiva nomea e riabilitarlo a luogo sacro e terapeutico.

Sacro nell’accezione più moderna del termine, in quanto auspichiamo per la Valle dell’Ansanto un territorio protetto, sia esso Monumento naturale o parco geo-botanico, secondo quanto è più opportuno agli occhi degli esperti; terapeutico in quanto, nei secoli passati, la Mefite era il luogo delle cure termali per il popolo squattrinato. In occasione della mostra è possibile toccare i fanghi della mephite per avere un approccio più diretto con il luogo, sentirne l’odore e la consistenza. Altro nostro obiettivo è quello di ricongiungere i luoghi in cui si è irradiato il culto di Mephite, dall’Irpinia al Sannio Storico, alla Lucania, fino a Cremona.

Nell’ambito della mostra sarà illustrata la storia, la geologia, la botanica del luogo, il suo aspetto sacro. Saranno inoltre illustrati i principi del movimento “Mefitismo”. Tale movimento sarà presentato, attraverso le opere degli artisti, dal critico d’arte prof. Ermanno di Sandro. Artisti che esporranno sono: Raffaele Bertolini,  Benito Vertullo, Franca Molinaro, Antonio Pascale, Nicola Guarino, Maria Laura Favetti, Iula Carcieri, Maria Comparone, Maria Ciampa, Laura Mauro, Rosanna Di Carlo, Felice Storti,  Norma Bini, Cristina Flaviano, Anna Scopetta, Manuela Donadoni, Vittorio Pannone, Alessandro Battaglino, Michele Prudente, Anna Maria Zoppi, Polina Khlebalina, Rosamaria Di Stefano.

Source: www.irpinia24.it