Sardegna, continua la protesta contro il prezzo del latte

Previsto oggi il tavolo di filiera a Roma per la risoluzione della questione

FOTO LOPA LATTE 2Non si placa, in Sardegna, la protesta dei pastori contro la vertiginosa diminuzione del prezzo del latte, crollato, secondo stime dell’ISMEA, a meno di 0,60 euro al litro negli ultimi mesi. Le strade dell’Isola continuano a essere inondate di latte, sversato dagli allevatori per comunicare un messaggio forte a tutte le istituzioni regionali e nazionali.

Le immagini dello sversamento hanno fatto il giro dei social media e delle emittenti televisive di tutta Italia, provocando le reazioni di diversi esponenti del Governo e forze politiche che hanno sottolineato l’importanza e la genuinità del pecorino sardo. Cruciale, ai fini di un compromesso, il tavolo nazionale di filiera, in programma oggi a Roma, mentre continuano le indagini dell’Antitrust su un possibile coinvolgimento del Consorzio del Pecorino Romano nell’abbassamento dei prezzi del prodotto finito per favorirne le esportazioni. Un’ipotesi che, se dovesse essere confermata, spiegherebbe anche la conseguente diminuzione del costo del latte.

Fallite, almeno per il momento, le trattative sull’aumento del prezzo: i pastori, infatti, sono contrari ai 0,72 euro proposti e chiedono a gran voce l’innalzamento del costo del latte, fino a 1,00 euro al litro, oltre alla concessione di incentivi per le imprese di allevamento che possano contribuire a migliorare le condizioni di lavoro, rendendo i lavoratori meno dipendenti dai vari consorzi del pecorino. Tra le richieste avanzate dagli allevatori, inoltre, rientrano anche l’abbattimento dei costi di trasporto, l’intensificazione dei controlli di origine delle materie prime, l’aumento della sicurezza energetica e ambientale e la realizzazione di una sinergia con enti di ricerca e con l’industria di trasformazione per aumentare la competitività e la sostenibilità della filiera.

Source: www.irpinia24.it