Buscaino: “Le multinazionali sono le proprietarie delle nostre vite”

Un’assemblea pubblica a Roma per resistere

download (2) La nota di Giuseppina Buscaino, Referente Provinciale Comitato Acqua Bene Comune.”Se le multinazionali riuscissero a imprigionare l’aria in contenitori lo farebbero e ce la venderebbero cara. Chi non ha soldi, muore. Affari suoi!!! Le multinazionali sono andate appropriandosi delle nostre vite e del pianeta, accumulando e distruggendo sempre più beni comuni, tutelate da un’ “architettura dell’impunità” che garantisce loro immunità legale, sia a livello nazionale che internazionale. Ci sono degli accordi fiscali segreti chiamati “Taxruling” da parte degli Stati con le multinazionali con vantaggi tangibili in termini fiscali in cambio di investimenti sul territorio ( investimenti che non si vedono). L’Italia sta in cima alla classifica delle nazioni europee che strizzano l’occhio alle grandi corporation.Il problema è che i beneficiari di questi accordi restano segreti, così come i loro contenuti. E questa mancanza di trasparenza alimenta sospetti. L’Italia, dal 1° gennaio 2017, ha ridotto dal 27,5% al 24% l’Ires, l’imposta sul reddito delle imprese.Sulla carta sono tutti d’accordo a mettere fuori legge l’elusione fiscale chiudendo per sempre la porta ai taxruling; nella pratica, invece, la politica preferisce scendere a patti con le grandi multinazionali. 

I governi svendono le proprietà pubbliche, le multinazionali se le comprano a prezzi stracciati, con i soldi di tali vendite-privatizzazioni i governi ripagano una parte del debito che hanno maturato con le banche per pagare le grandi imprese multinazionali che realizzano le grandi opere. I padroni delle grandi imprese delle grandi opere pagate dai governi nazionali sono anche i padroni delle banche con cui i governi hanno contratto i debiti e sono anche i padroni delle multinazionali che si comprano le imprese pubbliche (cioè nostre). La riduzione delle risorse mondiali ( una di queste è l’acqua) fa si che i potentati economici decidano di non spartire” più niente con i lavoratori e con i popoli. Per raggiungere questo obiettivo (niente più pensioni, niente più servizi pubblici, salari da fame ecc. ) sono però indispensabili due condizioni: la prima è una dittatura politica; la seconda è il rintronamento mediatico della plebe, che non deve accorgersi della dittatura se non quando sarà troppo tardi.

Le Istituzioni internazionali: Per il Fondo Monetario Internazionale, la Banca Mondiale, l’Organizzazione Mondiale del Commercio in primis e  le multinazionali l’ accentramento ed eliminazione delle ultime parvenze e strumenti della democrazia sono oggi il loro obiettivo politico. La legge 15 del 2015 della Regione Campania sul riordino degli ATO risponde a questa linea politica delle multinazionali: accentrare unificare. Chiunque abiti in un piccolo Comune sa che si può far pressione sul sindaco e la giunta anche solo chiedendo un incontro e ponendo un problema, sa che le richieste o l’opposizione aperta degli abitanti non possono venire ignorati. E’ per questo che, dopo aver indebolito economicamente i Comuni, si cerca di privare i sindaci della partecipazione democratica. Con la creazione dell’EIC ( Ente Idrico Campano al posto degli ATO), tanti sindaci non hanno più diritto di parola.

Il disegno di queste Istituzioni internazionali è: eliminare totalmente lo stato sociale, cioè i servizi pubblici, che devono diventare privati: se ne approprieranno lor signori. Acqua, rifiuti, trasporti pubblici, sanità, energia elettrica, istruzione, poste e telefoni, aree protette e parchi nazionali; eliminare le pensioni, abbassare i salari ai livelli della mera sopravvivenza. Lo strombazzare sulla disoccupazione giovanile che politici e media fanno non è dettato da sincera preoccupazione.  Stanno preparando il terreno, lo sgomberano dalle possibili obiezioni, lo arano e concimano per le prossime proposte: abbassare  i salari di chi lavora per “dare lavoro ai disoccupati”.

Che non lo troveranno più facilmente di prima ma, in compenso, quando lo troveranno, avranno lo stesso salario di polacchi e rumeni. Bisogna agire localmente, e pensare globalmente. Noi del comitato Acqua Bene Comune lo facciamo e nel nostro piccolo siamo un argine che vuole proteggere la dignità della vita. Il grande scienziato e filosofo Noam Chomsky a una lettera dei no tav rispose: “Tali iniziative popolari, in molte parti del mondo, stanno diventando una forza potente, che offre l’unica reale speranza di bloccare, e ca La nota di Giuseppina Buscaino, Referente Provinciale Comitato Acqua Bene Comunepovolgere, la progressiva e minacciosa spinta ad un potere centralizzato e ad un’autorità che risiede in remote istituzioni che non rendono conto di quello che fanno. E’ una battaglia di grande significato, che sicuramente foggerà il corso della storia”. A tale proposito il Forum Italiano dei movimenti per l’acqua vi invita tutte e tutti a partecipare ai dibattiti previsti durante questa iniziativa nazionale che si svolgerà a Roma sabato 23 febbraio presso il MillepianiCoworking (Via Nicolo Odero, 13) che inizia alle 10.30, portando i contenuti delle vostre esperienze e realtà e per discutere del pdl Daga sperando che venga approvato in Parlamento perché la gestione dell’acqua sia pubblica su tutto il territorio nazionale.Di fronte all’architettura dell’impunità che favorisce le imprese transnazionali, bisogna costruire l’architettura dei diritti umani a favore delle maggioranze sociali”.

 

Source: www.irpinia24.it