Comitato Acqua Bene Comune: “Che i sindaci rispettino la volontà di chi li ha eletti”

Così Giuseppina Buscaino, Referente Provinciale

Acqua-rubinetto-630x381L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione ( Articolo uno della Costituzione).  Nella democrazia rappresentativa  i cittadini, aventi  diritto al votoeleggono dei rappresentanti per essere governati. A livello locale eleggono i sindaci e quindi i sindaci dovrebbero mettere in pratica la volontà dei cittadini che li hanno votati. Ben 27 milioni di elettori ha votato a favore della ripubblicizzazione dell’acqua. I sindaci, dovrebbero eseguire la volontà dei cittadini e fare delle delibere comunali per sancire che il referendum va rispettato e che l’acqua deve essere pubblica. Ma capita di leggere sui giornali locali dichiarazioni di sindaci che auspicano che si privatizzi presto per risolvere tutti i problemi di ACS  come se le multinazionali fossero una panacea a tutti i mali.

Le multinazionali (e qui nel territorio campano abbiamo ACEA- SUEZ), quelle del TTIP (“Transatlantic Trade and Investment Partnershipè un accordo commerciale di libero scambio tra l’Unione europea e gli Stati Uniti d’America) un trattato che per fortuna non è stato firmato dalla UE. Il PD che è il più agguerrito partito privatizzatore in Italia era favorevole a questo trattato che è in antitesi col referendum del 2011. I sindaci del PD però li ha votati il popolo, quello che ha votato contro la privatizzazione dell’acqua, e non il PD.E i sindaci dovrebbero essere i garanti della volontà popolare. E’ al popolo che dovrebbero rispondere e non al partito. Il TTIP prevede “ La Camera Arbitrale”. La Camera Arbitrale è un tribunale delle multinazionali che scavalca le leggi e le Costituzioni degli Stati. Se una legge di uno Stato confligge con gli interessi di una multinazionale, questa legge non viene rispettata, pena multe molto onerose ( In Canada con il Nafta un trattato simile, il Governo ha dovuto continuare a estrarre gas dallo scisto nonostante l’avesse vietato prima perché stavano devastando l’ambiente, se non si fossero adeguati avrebbero dovuto pagare una somma elevatissima, perché quella decisione minava i profitti di una multinazionale).

Il TTIP prevede la privatizzazione dell’acqua. Il TTIP è una dittatura delle multinazionali sugli Stati democratici che annulla la democrazia. A decidere saranno esclusivamente le multinazionali e sarà considerato un bene solo quello che fa produrre profitti a loro anche violando i diritti umani. Chiedo a questi sindaci disobbedienti alla volontà del popolo, di informarsi meglio su queste multinazionali, nelle cui mani vorrebbero mettere la gestione della nostra acqua. E le multinazionali vorrebbero cancellare secoli di storia e di lotte per la conquista dei diritti e tornare ai servi della gleba. In questi giorni è in discussione alla Camera il pdl Daga che altro non è che la proposta di legge di iniziativa popolare per la ripubblicizzazione dell’acqua presentata dal Forum italiano dei Movimenti per l’Acqua. Si va in una direzione opposta a quella di questi sindaci disobbedienti.

Beni come le acque, i parchi, la fauna, i beni immateriali e le reti anche autostradali, ma anche il paesaggio e i beni sociali come l’istruzione e il lavoro, vanno difesi per evitare che la privatizzazione selvaggia del patrimonio di tutti possa privarci di questi beni fondamentali. Proprio in questi giorni infatti Ugo Mattei uno degli estensori del referendum del 2011 insieme a Lucarelli stanno raccogliendo le firme per costituire i comitati Rodotà ispirandosi al ddl Rodotà sui beni comuni per introdurre una disciplina che garantistica per questi beni: si antepone il principio della salvaguardia al diritto di proprietà di qualche casta di affari. Nel momento in cui si accumula ricchezza a svantaggio di tanti, aggredendo e saccheggiando diritti, si rovina il futuro dei nostri figli, li si spoglia degli strumenti e delle protezioni per costruirsi un futuro. Probabilmente i sindaci disobbedienti non hanno riflettuto su queste cose, li invito a farlo e a rispettare la volontà dei loro elettori. Cari cittadini le multinazionali sono potenti e noi siamo piccoli piccoli, ma siamo tanti facciamoci sentire!!!

Source: www.irpinia24.it