Avellino – Torna la campagna CEI “Insieme ai sacerdoti”

Tanti i religiosi in prima linea come don Luigi di Blasi, da 30 anni al fianco della comunità parrocchiale di Borgo Ferrovia

-don-Luigi-Di-Blasi-Torna la campagna di comunicazione CEI per le Offerte Insieme ai sacerdoti. Protagonista degli spot, pianificati su stampa, web e tv, Don Diego Conforzi, giovane parroco romano di S.Ugo, seguito nella sua giornata tipo per illustrare il grande impegno quotidiano dei sacerdoti. Tra i 35mila preti diocesani segnaliamo in Campania Don Luigi Di Blasi, da 30 anni al fianco della comunità parrocchiale di Borgo Ferrovia, quartiere segnato dall’incubo dell’amianto alla periferia di Avellino. Un mese con i sacerdoti, annunciatori del Vangelo in Parole ed opere nell’Italia di oggi, promotori di progetti anti-crisi per famiglie, anziani e giovani in cerca di occupazione. Come ogni anno torna la campagna di comunicazione per le Offerte Insieme ai sacerdoti, promossa dal Servizio Promozione Sostegno Economico alla Chiesa cattolica.

 “E’ tempo di guardare ai sacerdoti non come a persone che possono fare tutto, ma a ministri dei sacramenti e annunciatori del Vangelo che hanno bisogno della vicinanza e dell’affetto delle comunità che servono. E che sono affidati ai fedeli per il sostentamento -afferma Matteo Calabresi, responsabile del Servizio Promozione CEI per il sostegno economico alla Chiesa- Anche Papa Francesco ci ricorda l’importanza di questa vicinanza ai nostri preti. L’Offerta è un contributo speciale, da introdurre stabilmente nella nostra vita cristiana, ripetendolo qualche volta l’anno, perché ci incammina su una nuova strada di comunione con la Chiesa. Basterà anche un piccolo importo, ma donato in tanti, perché raggiunga tutti i preti diocesani in Italia, non soltanto il nostro”.

Al centro dello spot tv c’è un’intera comunità con il suo parroco, con l’oratorio e gli abitanti del quartiere. Nel filmato una bambina del catechismo segue il parroco, Don Diego Conforzi della parrocchia di Sant’Ugo di Roma, nella sua giornata tipo, dalle visite agli anziani alla pastorale giovanile, dal soccorso ai più poveri all’altare dove eleva il calice. Uno spot per tornare a sottolineare l’impegno quotidiano di ogni “buon pastore” che ha scelto di essere al servizio del Vangelo e degli uomini, in ogni situazione, dalle più normali a quelle umanamente più problematiche.

Alla fine dei 15 e 30 secondi una voce recita: “Doniamo a chi si dona” con un invito a donare attraverso il sito www.insiemeaisacerdoti.it. Qui, oltre a tutte le informazioni sulle Offerte Insieme ai sacerdoti (storia, dati, modalità per donare, ecc.), è interessante scoprire le storie di coloro che dedicano la loro vita al prossimo. Gli spot, in formato web, verranno promossi anche sulla pagina Facebook www.facebook.com/insiemeaisacerdoti che racconta la missione dei sacerdoti attraverso storie vere, presentate ogni mese nello spazio “Insieme a Don” con foto, interviste, documentari. La campagna, declinata anche sulla stampa cattolica, sarà on air fino al 31 dicembre.

L’iniziativa ha come obiettivo quello di continuare a diffondere la conoscenza delle Offerte Insieme ai sacerdoti destinate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero. L’anno scorso 78.289 fedeli hanno effettuato una donazione per il sostentamento dei sacerdoti. Non molte se paragonate al numero dei cattolici italiani, ma Offerte comunque molto preziose in quanto rappresentano uno strumento perequativo e di solidarietà nazionale, scaturito dalla revisione concordataria del 1984, per sostenere l’attività pastorale dei 35mila sacerdoti diocesani. Infatti da 30 anni essi non ricevono più uno stipendio dallo Stato ed è responsabilità di ogni fedele partecipare al loro sostentamento, anche attraverso queste Offerte. Nel 2017 sono state raccolte 102.820 Offerte, per un totale di 9.609.811,21 euro.

Tra i 35 mila preti diocesani sostenuti nella missione con le Offerte per il sostentamento ci sono sacerdoti come Don Luigi Di Blasi, classe ‘41,parroco da 30 anni di San Francesco d’Assisi, nello storico quartiere di Borgo Ferrovia di Avellino, segnato dall’incubo amianto. Don Luigi si racconta a Giovanni Panozzo nel corto “Le contraddizioni delle periferie”, filmato della serie “Insieme a don” sulle vite e sulla missione dei sacerdoti, disponibile nel canale youtube “Insieme ai sacerdoti”.

Giunto alla fine degli anni 80’ in una periferia difficile, un quartiere operaio con i ragazzi abbandonati a se stessi, Don Luigi si mise subito all’opera per creare forme di aggregazione. Pensò di dar vita ad un oratorio per favorire l’incontro dei giovani che non avevano a disposizione luoghi di svago. Negli anni successivi è nata l’associazione Talita Kum, che in aramaico vuol dire “Alzati Fanciulla”, con l’intento di spronare tutti gli abitanti della zona ad attivarsi affinché Borgo Ferrovia non sia ricordato solo per l’ingombrante presenza del mostro “Isochimica” ma diventi sempre più un crocevia di iniziative. L’associazione ha dato un impulso positivo al quartiere, organizzando Tombolate, Feste di Carnevale, il Villaggio del Natale ed eventi pensati dai giovani per i giovani, portando una boccata di ossigeno in una zona ferita dall’inquinamento ambientale.

La parrocchia sta facendo un lavoro molto attento e silenzioso – spiega Don Luigi Di Blasi – per recuperare le relazioni come capacità di accoglienza reciproca. Non abbiamo ricette ma degli sguardi da donarci”. Considerato una “guida spirituale” e un “punto di riferimento” il sacerdote è molto amato dalla comunità parrocchiale di Borgo perché, con grande serietà ed impegno, si è sempre preoccupato dei parrocchiani e della tutela del bene comune. E’ noto per la sua capacità di accogliere e per l’impegno a lavorare per un territorio più sano sul piano ambientale e più inclusivo su quello delle relazioni.

Don Luigi mi ha accompagnato in tutti i cammini che ho fatto in questa parrocchia,- raccontano Carmine e Alessia, giovani parrocchiani – è un persona che non ti giudica, con cui puoi confidarti e parlare tranquillamente. Cerca con le sue parole, un po’ filosofiche, di farti arrivare alla strada giusta. Ha una mentalità molto aperta ed è molto giovane dentro”. Al fianco della comunità parrocchiale, Don Luigi è stato sempre in prima linea in tutte le battaglie, condotte negli anni,per offrire una prospettiva nuova ad un rione distante solo pochi chilometri dal centro del capoluogo ma, di fatto, dimenticato dalla politica e dalle istituzioni. Una periferia dove, ancora lo scorso settembre, un operaio è morto per le conseguenze dell’esposizione all’amianto che, negli anni, ha finito per mietere vite e speranze.

L’iniziativa “Insieme ai Sacerdoti” si avvale del supporto di una rete di 225 incaricati diocesani che, con la collaborazione dei referenti parrocchiali, affiancano i parroci nella sensibilizzazione al tema. Le Offerte per i sacerdoti sono diverse da tutte le altre forme di contributo a favore della Chiesa cattolica, perché espressamente destinate al sostentamento dei preti diocesani. Dal proprio parroco al più lontano. Ogni fedele è chiamato a parteciparvi, a nome proprio o della propria famiglia. L’Offerta è nata come strumento di comunione tra sacerdoti e popolo di Dio e delle parrocchie tra loro. Per dare alle comunità più piccole gli stessi mezzi di quelle più popolose, nel quadro della ‘Chiesa-comunione’ delineata dal Concilio Vaticano II.

Le donazioni vanno ad integrare la quota destinata alla remunerazione del parroco proveniente dalla raccolta dell’obolo in chiesa. Ogni curato infatti può trattenere dalla cassa parrocchiale una piccola cifra (quota capitaria) per il suo sostentamento, pari a circa 7 centesimi al mese per abitante. In questo modo, nella maggior parte delle parrocchie italiane, che contano meno di 5 mila abitanti, ai parroci mancherebbe il necessario. Le Offerte e l’8xmille vengono allora in aiuto alla quota capitaria.

L’8xmille oggi è strumento ben noto e non costa nulla di più ai fedeli. Le Offerte invece sono un passo ulteriore nella partecipazione: comportano un piccolo esborso in più, ma indicano una scelta di vita ecclesiale. Tuttora le Offerte coprono circa l’1,8% del fabbisogno e per remunerare il clero diocesano bisogna ancora far riferimento all’8xmille. Ma il loro significato indica un’ulteriore consapevolezza e partecipazione alla vita di tutte le comunità italiane, oltre che della propria. I contributi versati vengono inviati all’Istituto centrale sostentamento clero di Roma, che li distribuisce equamente tra i preti diocesani. Assicura così una remunerazione mensile che va dagli 870 euro netti al mese per un sacerdote appena ordinato, fino ai 1.354 euro per un vescovo ai limiti della pensione. Le Offerte oggi sostengono anche circa 3 mila preti ormai anziani o malati, dopo una vita spesa per il Vangelo e per i fratelli, oltre che circa 600 missionari nel Terzo Mondo. Il contributo è deducibile fino ad un massimo di 1.032,91 euro l’anno.

Source: www.irpinia24.it