Avellino – Presentato al carcere Borbonico la VI edizione de “L’altro Natale”

Una rassegna che ha come punto di forza la sinergia con vari enti istituzionali e associazioni

carcere borbonicoAvellino -  Questa mattina, alle ore 10:30 presso il carcere Borbonico, si è tenuta una conferenza stampa per presentare la VI edizione del “L’altro Natale” una rassegna che propone delle riflessioni sul “presepe napoletano” da cui prende la tematica. Il presepe, che spesso risulta un espressione banale delle festività natalizie, viene visto sotto un altro aspetto. Infatti è una delle pochissime occasioni di sopravvivenza di un linguaggio mitico, simbolico, denso e profondo che riesce a legale sia la storia più lontana e arcaica che la contemporaneità.  “Grazie alla partecipazione di molti istituzioni e associazioni- comincia Maria Cristina Lenzi funzionario della sovraintendenza archeologica, belle arti e paesaggio di Salerno e Avellino - domani ci sarà l’inaugurazione della rassegna alle ore 17:00 presso la sala Ripa del carcere. Nel corso dell’inaugurazione di domani ci saranno gli interventi dei professori Toni Iermanno e Giovanni Solimene che racconteranno le origini remote della rappresentazione della natività.

La rassegna nasce con due intenti, il primo è quello di valorizzare un complesso  monumentale come il carcere Borbonico al centro della città di Avellino. Altro intento è quello di farlo diventare un attrattore di bellissime iniziative culturali, attraverso una sinergia con i pubblici e con i privati. Il tema di quest’anno “presepe napoletano” è cominciato ad ottobre con alcuni presepisti che hanno accettato di tenere delle lezioni agli alunni e ci hanno dato delle loro opere da esporre durante la rassegna. La concentrazione di grandi opere in un unico ambiente”. Anche Archivio di Stato partecipa all’evento con una mostra documentaria e fotografica realizzata in collaborazione del CIF (centro italiano femminile) dal titolo “L’infanzia degli anni ’50″. I documenti sono la testimonianza dell’aiuto concreto e immediato portato dall’AAI alle popolazioni più colpite dal secondo conflitto bellico. A partire da domani fino al e gennaio il carcere ospiterà le varie mostre ed il 5 gennaio si conteranno le firme dei presenti che ci saranno durante la rassegna.

Source: www.irpinia24.it