Avellino -” La morte nell’indifferenza di migliaia di donne, bambini, uomini, 1719 solo negli ultimi 9 mesi, è il segno più terribile del tempo in cui viviamo. In questo drammatico presente essere dalla parte della vita vuol dire avere il coraggio di prendere posizione di agire. Per questo, da oggi è presente nel Mediterraneo una nave battente italiana attrezzata perché possa svolgere un’azione di monitoraggio e, laddove ce ne fosse la necessità, di eventuale soccorso, nella consapevolezza che oggi più che mai salvare una vita in pericolo significa salvare noi stessi. Mediterranea porta avanti un’azione di obbedienza civile, dalla parte delle norme costituzionali e internazionali, da quelle del mare al diritto dei diritti umani. Mediterranea, per proseguire il proprio viaggio, ha bisogno dell’impegno di tanti e tante. La metà è un futuro più bello e umano. Mediterranea vive del legame tra chi è in mare e chi da terra la sostiene”.

Questa la nota dell’associazione “Mediterranea, saving humans“che sono salpati per monitorare la situazione. Le organizzazioni internazionali parlano di 300 persone morte ogni mese. Mediterranea è una nave battente bandiera italiana che è presente nelle acque del Mediterraneo Centrale, per denunciare le morti e le sofferenze.  Inoltre è anche una piattaforma aperta delle associazioni e delle attività politiche e sociali che hanno scelto di agire. A sostegno della nave Mediterranea si terrà un incontro pubblico , lunedì 10 dicembre alle ore 17:30 presso il 2° piano del Palazzo Vescovile. All’incontro parteciperanno Carlo Mele delegato regionale Caritas, Pierre Dimtri Meka mediatore culturale, Rocco Pignatello consigliere comunale Lacedonia, Giuseppe Lombardi sindaci di Petruro Irpino, Claudio Marra responsabile area “Immigrazione” osservatorio politiche sociali Unisa, Antonio Bonifacio delegato regionale “Fondazione Migrantes” e Erasmo Palazzotto deputato sinistra italiana, fra i promotori di Mediterranea.

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