Bistecca alla fiorentina nel Patrimonio dell’Umanità, l’opposizione dell’associazione Gabbie Vuote Onlus

La lettera della presidente Mariangela Corrieri

gabbie_vuoteDi seguito riportiamo la lettera inviata agli organi italiani Unesco per respingere la pretesa di inserire la bistecca alla fiorentina nel Patrimonio dell’Umanità da parte dell’associazione Gabbie Vuote Onlus Firenze.

Gentili signori, 
il comune di Firenze intende lanciare la bistecca alla fiorentina (ricavata da bovini non solo di razza chianina), come Patrimonio Immateriale dell’Umanità.
Questa presunzione non tiene conto di quanti siano le crudetà e i danni che tale tipo di alimentazione comporta. 

Eccone un elenco: i bovini vengono allevati, non soltanto a stabulazione fissa (legato alla mangiatoia), confinato in box, liberi in recinti o al pascolo (come si scrive per la razza  chianina)  ma, soprattutto, in allevamenti intensivi dove la vita degli animali è prigionia, tortura quotidiana dove non sono più individui ma numeri, chilogrammi di carne;https://www.essereanimali.org/04/016/divieto-accesso-allevamenti-intensivi;i bovini sono animali che amano, giocano, provano emozioni e si legano fino a formare amicizie in grado di durare per sempre, negli allevamenti sono privati dei loro comportamenti di specie e quindi subiscono sofferenza e stress; la loro vita è breve, vengono macellati: il vitello all’età di 5-7 mesi, il vitellone tra gli 8-12 mesi, il manzo non castrato all’età da 1 a 4 anni e le vacche da riproduzione quando non sono più capaci di partorire, a 6-8 anni -  in natura vivrebbero dai 30 ai 40 anni - https://www.youtube.com/watch?v=kBbxZmRhjRAle femmine vengono fecondate artificialmente, “rappresentano i beni strumentali dell’azienda, beni che fanno reddito” come scrivono gli allevatori – non sono esseri senzienti come pretende l’Art. 13 del Trattato di Lisbona; i mattatoi sono un supplizio per gli animali che ascoltano i lamenti dei loro compagn, fiutano l’odore del sangue ma, poichè sono ”beni strumentali, beni che fanno reddito” vengono comunque abbattuti. Arrivato al macello il bovino viene stordito con un punteruolo sulla nuca o una pistola che spara un proiettile in grado di penetrare la corteccia cerebrale provocando uno shock; appena tocca il pavimento l’animale viene agganciato per una gamba ad una catena che lo solleva e, in questa posizione, appeso a testa in giù gli viene tagliata la gola con un coltello che affonda profondamente la lama e recide la giugulare; http://www.tvanimalista.info/video/allevamenti-macelli/macellazione-bovini/; secondo il rapporto FAO del 2006, Livestock’s long shadow, in seguito aggiornato, gli allevamenti incidono per oltre il 50% sul cambiamento climatico oltre che a pesare sulle risorse alimentari e idriche, inquinamento delle acque, accaparramento delle terre (land grabbing), deforestazione, diminuzione della biodiversità, degradazione del suolo; https://www.essereanimali.org/2018/03/report-conferenza-impatto-ambientale-allevamenti-intensivi ; altro danno è l’abuso di antibiotici necessari a controllare le malattie degli animali causate dall’eccessivo stress e dalla vita contro natura – Questo abuso di antibiotici alimenta l’antibiotico resistenza; la correlazione fra consumo di carne e problemi di salute non è una novitàlo aveva già dichiarato nel 2015 la IARC (International Agency for Research on Cancer) per conto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che attestava come potenzialmente cancerogene le carni rosse  e cancerogene le carni processate con l’incremento medio della mortalità che può arrivare addirittura al 26%. A darne ulteriore conferma è stato un altro ente autorevole: la rivista scientifica British Medical Journal. 

Quindi, stante quanto sopra, riteniamo che sia più che coerente alla realtà un giudizio esclusivamente negativo dell’Unesco, organismo dell’ONU come l’OMS e la FAO, lasciando che la bistecca alla fiorentina resti un sistema barbaro e crudele di alimentarsi (come tanti altri del resto) nel terzo millennio in cui il rispetto per la vita degli animali sta evolvendo nella sempre più illuminata coscienza globale.

Mariangela Corrieri
Presidente Associazione Gabbie Vuote Onlus Firenze

Source: www.irpinia24.it