Avellino – Vincenzo Quintarelli sul dissesto finanziario al comune di Avellino

Il componente di Riva Destra: "Indispensabile porre la parola fine all'indebitamento pregresso e ricominciare con un bilancio finalmente libero dal pesante fardello del passato"

Riva-Destra-AvellinoAvellino – La nota del componente del gruppo Vincenzo Quintarelli: “Riva Destra Avellino, in merito alle imminenti decisioni che coinvolgeranno il Consiglio Comunale della città capoluogo, relative alle richieste di sfiducia al sindaco Ciampi ed alla proposta di dissesto finanziario del Comune, auspisca che l’eventuale scioglimento anticipato del Consiglio Comunale, ormai certo, non pregiudichi tutti i passaggi necessari a rimettere in ordine i conti e le finanze dell’ente. Considera, dunque, prioritaria e preordinata alla decisione sulla sfiducia al Sindaco, la determinazione in merito all’eventuale dissesto o predissesto palesatasi  a seguito delle risultanze del bilancio consuntivo 2017 con la clamorosa emersione di una consistente massa debitoria, sottovalutata, se non addirittura occultata, dalla precedente amministrazione. La situazione finanziaria del Comune di Avellino è da tempo pregiudicata da ingenti oneri finanziari, previsti ed imprevisti, derivanti dal consistente contenzioso, dalla claudicante riscossione dei tributi locali e da sprechi e disattenzioni spesso di natura clientelare che hanno messo in ginocchio e tenuto con le mani legate la stessa amministrazione Foti.

Al fine di evitare il perdurare di questa straziante condizione di disagio, che colpisce l’intera cittadinanza, costretta a rinunciare o a vedere costantemente procrastinate iniziative di sviluppo della città o addirittura soffrire del mancato espletamento dei servizi minimi, come il taglio dell’erba, è dunque indispensabile porre la parola fine all’indebitamento pregresso e ricominciare con un bilancio finalmente libero dal pesante fardello del passato. Il Consiglio Comunale affronti prima di tutto quindi la decisione più importante, la scelta di dichiarare il dissesto dell’ente, se riscontrabili tutti i requisiti di legge, prima che eventuale e diversa decisione possa essere contestata dalla Corte dei Conti a questo o al successivo Consiglio Comunale, come previsto dall’art. 247 del testo Unico degli enti Locali.  Per noi di Riva Destra è importante affermare che, se ai cittadini di Avellino sarà chiesto l’ormai inevitabile sacrificio di pagare le tasse locali con le aliquote massime, gli stessi hanno il diritto di pretendere che ulteriori sacrifici saranno a carico anche di chi ha contribuito a questa grave situazione finanziaria, dirigenti comunali in primis.

E’ necessaro informare che la procedura di liquidazione legata al dissesto  prevede la costituzione di un organo di nomina ministeriale con il potere di rilevare eventuali danni all’ente o all’erario e sanzionare i colpevoli in caso di colpa o dolo. Pretendiamo che una volta per tutte non siano solo gli incolpevoli contribuenti a pagare e che se vi sono responsabilità dei precedenti amministratori siano almeno allontanati da ulteriori cariche pubbliche elettive. Tutto ciò sarà possibile solo nel caso sia dichiarato il dissesto, l’opzione del predissesto servirebbe solo a nascondere colpe e responsabilità, ingolfare la macchina amministrativa per i prossimi quindici anni, far pagare solo agli avellinesi gli errori altrui. Ci auguriamo, dunque, una scelta netta e rigorosa dal parte del Consiglio Comunale anche al fine di scongiurare l’intervento successivo della Corte dei Conti ed il possibile scioglimento anticipato anche della prossima consiliatura”.

Source: www.irpinia24.it