Avellino – I “Cantieri Culturali Permanenti” presentano il libro “Magna Mater” di Giuseppina Buscaino

L'appuntamento è per martedì 6 novembre, alle ore 17.00, presso Villa Amendola

villamendolaAvellino – Il giorno 6 di novembre alle ore 17.00 a Villa Amendola i “Cantieri Culturali Permanenti” presentano il libro di Giuseppina Buscaino “Magna Mater – Donne streghe erboriste, fra mito e realtà”. L’autrice scrive: “Lo spunto di questo libro è nato dal fatto di abitare non molto lontano dallo stretto di Barba. Su questo luogo si narrano tante storie di streghe e la mia mente per un po’ di tempo è rimasta ferma lì. E tante cose ho pensato, e ho indagato e da qui nascono queste riflessioni sulle streghe e sulle donne.

In questo libro si parla dell’archetipo della strega, della molteplicità delle identità femminili, della duplicità che include generazione –distruzione, nascita –morte, maternità – sessualità, sterilità – fecondità che si manifestano in un ciclico movimento. Il tema del libro diventa quindi, la ciclicità, inizio e fine circolo che non finisce mai nella ripetizione continua microcosmo e macrocosmo. La donna è legata a questo ciclo vitale e riproduce la vita e la conserva tramite la medicina.

In una società patriarcale che combatte le donne (le religioni monoteistiche sono servite a questo), la donna viene combattuta insieme alla vita facendo trionfare l’istinto di morte. Ed è combattuta perché essa stessa può generare la vita come la morte. La società moderna dovrebbe rimettere la donna al posto che le spetta così come accadeva nelle società primitive in cui era diffuso il culto della Grande Dea (venerata nelle sue varie forme, tra cui la principale è la luna) esteso in tutta Europa così come in Oriente e in altri continenti, che era portatrice di forti valori sociali. Nelle società matriarcali non esisteva la guerra. In queste comunità l’uomo non era sottomesso ma i due principi (maschile e femminile) si manifestavano l’uno accanto all’altro. Il maschile e il femminile non sono uno subordinato all’altro ma si completano reciprocamente e il loro potere si raddoppia.

In questo libro si tenta di restituire al femminile la sua antica dignità rivisitando sommariamente la storia delle donne, la loro persecuzione in quanto streghe o janare e mettendo in risalto l’importante funzione sociale svolta dalle donne, poi combattute da un mondo di uomini disumanizzati che le hanno attribuito l’immagine di strega che succhia il sangue dei bambini.  Si cerca di restituire alle donne, la dignità di donne di medicina studiando anche le ricette erboristiche tramandate da madre in figlia e scoprendo che queste ricette frutto dell’empirismo e impregnate di teorie mediche antiche, hanno invece dei riscontri scientifici.”

Source: www.irpinia24.it