Avellino – Al teatro va in scena “Filumena Marturano”

Sabato 20 e domenica 21 ottobre la commedia di Eduardo De Filippo prende vita con Mariangela D'Abbraccio e Geppy Gleijeses

filumena-marturanoAvellino – Ieri sera, alle ore 21:00 al Teatro Carlo Gesualdo, per la rassegna il grande teatro è stato portato in scena il secondo spettacolo sul calendario  ”Filumena Marturano“. La commedia teatrale scritta dal grandissimo Eduardo De Filippo nel 1946 è la più conosciuta sia dal pubblico che dalla critica internazionale. Nella commedia che si svolge in 3 atti si narra la storia di una donna Filumena che passa dal suo passato di prostituta a mantenuta per 25 anni da Don Domenico Soriano detto Mimì.  Quest’ultimo viene tratto in inganno dalla stessa Filumena che si finge moribonda per farsi sposare. Scoperto il tranello Don Mimì resta sconvolto anche perché, sapendo che mancava poco da vivere alla donna, aveva intrapreso una relazione con una ragazza 22enne Diana assunta per assistere Filumena che fingendosi agonizzante era costretta ad assistere alle effusioni che i due amanti si scambiano. Alla reazione dell’uomo Filomena svela le carte in tavola e gli racconta che ha 3 figli,che ha cresciuto sottraendo il denaro a Mimì a sua insaputa, e gli chiede il riconoscimento di paternità. A seguire Don Mimì cerca un avvocato che lo rassicura che il matrimonio risulta nullo, Filumuna che intanto ha fatto chiamare i suoi figli per raccontargli che lei è la vera madre affranta l’uomo con disprezzo. Così comincia a raccontare la sua storia e comunica ai figli di essere la loro madre. I tre ragazzi reagiscono sbalorditi ma uno di loro decide di accogliere Filumena nella propria casa. Ma prima ha un ultimo confronto con Mimì e gli confessa che uno dei ragazzi e suo figlio avuto in una notte in cui lei ha amato veramente l’uomo che non capì, pagandola alla fine con una banconota dove la donna scrisse la data. Alla fine Filumena abbandona la casa restituisce il denaro all’uomo strappando la parte dove è segnata la data. Alla fine Don  Mimì e Filumena decidono di sposarsi, ma l’uomo non conosce ancora l’identità del suo vero figlio e la donna non glielo dirà perché vuole che siano trattati tutti allo stesso modo. Sulle prime Don Mimì sta per mandare a monte il matrimonio e mentre sta per spiegare ai figli la situazione si sente chiamare “papà” facendolo commuovere così da accettare rassegnato il matrimonio.

I protagonisti della commedia Mariangela D’Abbraccio nel ruolo di Filumena e Geppy Gleijeses in quello di Mimì per la regia di Liliana Cavani hanno fatto un lavoro eccellente. Con pathos i due attori hanno intrappolato il pubblico facendo vivere il loro tormento alternato da momenti di ilarità. Inoltre Mariangela D’abbraccio ha regalato al pubblico la possibilità di conoscere un personaggio femminile forte e debole allo stesso tempo piena di mille sfumature che con grande maestria ha saputo interpretare. Un eroina che può essere considerata moderna perché nonostante la sua condizioni si è sempre fatta rispettare e tutto quello che ha fatto per amore dei propri figli. Non da meno il co-protagonista Geppy Gleijeses nella sua interpretazione di Don Mimì un uomo che ha sempre avuto tutto dalla vita che grazie al comportamento di Filumena comincia un percorso di cambiamento e alla fine, da uomo libertino, diventa un vero e amorevole padre di famiglia.  Molti intensi anche i monologhi dei due personaggi tra racconti della propria vita e stati d’animo in una folle corsa nelle emozioni.

Source: www.irpinia24.it