Loreto – Ritorna l’appuntamento annuale proposto dal Fai, il fondo ambiente Italiano, con le “Giornate Fai di autunno”, l’evento nazionale che avrà luogo sabato 13 e domenica 14 ottobre in 660 luoghi inaccessibili o poco valorizzati di 250 città italiane. Questa mattina, alle ore 10:00 presso l’Abbazia del Loreto, sono state presentate le giornate che si svolgeranno nella provincia di Avellino. Inoltre è stato rinnovato l’impegno della delegazione per la campagna #salvaacqua che parte dalle attività svolte nei beni per tutelare e valorizzare questo patrimonio. La delegazione Fai di Avellino e il Fai giovani da circa tre anni si occupa della tematica delle acque e anche in questa occasione apre ai visitatori alcuni tra quelli che sono gli acquedotti più importanti che si trovano sul nostro territorio. Ad aprire il discorso della conferenza è l’Abate Riccardo Luca Guariglia che spiega come sia importante sensibilizzare l’opinione pubblica e di come il Fai anche attraverso i suoi volontari si impegna nel farlo. “Il Fai è una grande realtà, la nostra Italia apre le porte a tutto quello che è bello, la cultura, l’arte e anche la fede. L’Irpinia è un grande bacino di monumenti dove ci sono i nostri acquedotti. Noi spesso non sappiamo dare valore alle cose così come all’acqua che è un bene prezioso. Per questo motivo ben vengano queste giornate e il servizio dei volontari per dare maggiore importanza a questo elemento che da vita. Infine- conclude l’Abate – mi auguro che queste giornate siano degne per quello che fate e farete in seguito“. A seguire la parola passa al capo delegazione del Fai di Avellino l’architetto Raffaele Troncone. “Anche quest’anno ho sentito l’esigenza di riportare al centro dell’attenzione la tematica dell’acqua. Noi viviamo su di un miracolo geologico e le giornate puntano l’attenzione su 5 luoghi dove vige il sistema dell’acqua. Per norma l’ambiente è tutto ciò che circonda un individuo e l’acqua rappresenta il cuore del sistema. Fornire l’acqua è uguale a fornire senso di convivenza. Il nostro scopo – conclude l’architetto- è quello di conservare l’identità dei luoghi attraverso la conoscenza che va trasmessa ai giovani. Andiamo nelle scuole ci presentiamo con i programmi di informazione e i volontari trasmettono ai ragazzi quello che hanno imparato e a loro volta i ragazzi lo trasmettono ai visitatori creando un circolo di sensibilizzazione e valorizzazione”.

Alla fine dell’intervento Troncone presenta, cedendole la parola, il Prefetto di Avellino Maria Tirone che spiega quanto sia importante per chi fa parte dello stato il patrimonio culturale. Inoltre sottolinea come l’Irpinia sia un monumento della cultura perché possiede una ricchezza naturale unica. Infine ritornando al tema delle giornate esprime il pensiero: “L’azione dell’uomo può valorizzare la natura e non si dovrebbe perdere questo senso, attraverso un’opera di educazione si può compiere la valorizzazione e la conservazione idrica”. Infine la parola passa alla  referente del Fai Giovani Serena Giuditta che illustra il lavoro che viene fatto dai volontari. “Come Fai ad Avellino ci occupiamo di rieducare alla bellezza . Quest’anno abbiamo deciso di aprire dei luoghi legati da un fil rouge che è l’acqua, sul quale lavoriamo da diversi anni realizzando strumenti educativi vicini ai giovani. Il Fai vuole tramandare ad un futuro più ampio un patrimonio da preservare”. Le tappe che il Fai apre in questa edizione sono le seguenti: Le sorgenti basse Urciuoli in località Villa San Nicola, fraz. Cesinali; le sorgenti Madonna della Sanità in Caposele; la sorgente Peschiera Pollentina in Cassano Irpino; l’impianto per la potabilizzazione dell’acqua del lago di Conza in Conza della Campania; l’oasi WWF in Conza della Campania; l’area naturalistica e il museo etnografico della Bocca del Dragone in Volturara Irpina.

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