Avellino – Architetto Rossano: “Le magagne del bilancio e del PUC”

Le sollecitazioni del professionista avellinese

PUC Piazza Kennedy 2Avellino – Riceviamo e pubblichiamo la nota dell’architetto Claudio Rosanno.

“Le magagne del bilancio e del PUC

Stanno cominciando lentamente ad emergere le tante magagne contabili delle passate amministrazioni che vedono responsabilità di dirigenti, amministratori, tecnici comunali ed anche dei revisori contabili che non hanno voluto o saputo vedere fatti molto gravi. Al fine di rimpinguare le asfittiche casse comunali, sin dal 2011, con un vero e proprio artificio veniva posta in vendita l’area ed i relativi diritti edificatori dell’ex Macello comunale (scheda PUC RQ04). A tale bene nel lontano 2011 veniva dato un valore di € 4.220.913. Come tutti sanno tale bene è rimasto invenduto e non poteva essere altrimenti in considerazione di elementari considerazioni forse ignote al progettista del PUC che su quell’area ha previsto la realizzazione di ben tre fabbricati di 4 piani. Quei tre fabbricati infatti ( oltre a devastare urbanisticamente un’area già densamente edificata ) non erano alla distanza prevista per legge dai corsi d’acqua. Infatti l’area è attraversata dal torrente San Francesco che in quel punto è racchiuso in uno scatolare cementizio.

La cosa è a tutti nota, tranne che agli uffici competenti – tra questi Soprintendenza e Genio Civile - che diedero parere positivo al PUC Cagnardi. Ma all’epoca sedeva in Consiglio Comunale anche il Sen. Mancino che con il suo autorevole voto consentì l’adozione del PUC. C’è anche da rilevare che la rotatoria stradale realizzata tra via Circumvallazione e via Carducci non è ubicata come nelle tavole del PUC adottato e pertanto lo spigolo di uno dei tre fabbricati previsti andrebbe quasi a cadere sulla sede stradale. Tra le meravigliose scelte del PUC quella di interrompere Via Circumvallazione nel tratto in oggetto, con la conseguente immissione del traffico su via Del Balzo. Nè si comprende dove verrebbe convogliato il traffico proveniente da via Francesco Tedesco. Ho voluto allegare un sintetico schizzo per evidenziare quanto da me sostenuto. Come non pensare che quella assurda destinazione urbanistica dovesse servire proprio allo scopo di valorizzare artificiosamente il bene comunale? Voglio sperare che il Commissario Prefettizio dott. Tommasino esamini questo importante aspetto dei beni alienabili inseriti per più anni nel bilanci comunali.

Arch. Claudio Rossano”

Source: www.irpinia24.it