Avellino – Questo pomeriggio , alle ore 16:00 presso il bar Cortina, si è tenuta una conferenza stampa del gruppo di cittadinanza attivo “Avellino Rinasce” per illustrare le evoluzioni degli eventi legati all’utilizzo dell’ex- Moscati .La proposta per il riutilizzo dell’ospedale prevede l’accorpamento di tutti gli uffici dell’Asl 2 attualmente collocati in fitti esterni, con enorme risparmio di spesa pubblica da reinvestire in: ambulatorio infermieristico, presidio 118 e spazi dediti alla prevenzione dell’obesità infantile e dei tumori al seno.

Durante la campagna elettorale  tutti i candidati a sindaco erano stati invitati dal gruppo a partecipare ad una conferenza nella quale si spiegava, attraverso studi condotti da esperti, che l’ospedale poteva essere riutilizzato, infatti motivati da argomentazioni convincenti hanno tutti firmato la petizione. “La battaglia sul riutilizzo dell’ex-Moscati viene portata avanti da circa 3 anni- comincia Tiziana Guidi- abbiamo raccolta in questo periodo 3.000 firme con la nostra petizione. Finalmente si è creata una buona sinergia con Palazzo di città che ha sposato la causa. Siamo contenti che il nostro lavoro stia andando nella giusta direzione. Uno dei motivi della nostra mobilitazione riguarda anche la situazione del quartiere dove molte attività sono state costrette alla chiusura, è uno snodo vitale e confidiamo in questo riutilizzo Infine- conclude Guidi lanciando un messaggio- se ci sarà un successo è stato possibile grazie all’impegno dei comuni cittadini he non hanno accettato uno status quo “. La petizione ha avuto molto consensi  grazie soprattutto alle persone che hanno abbracciato questa causa e inoltre come un gruppo di cittadinanza attiva privo di sponsor di qualsiasi genere sia riuscita ad ottenere dei risultati notevoli e convincere le istituzioni ad evitare di fare scelte scellerate. La riuscita della proposta deve essere considerata come una vittoria per la cittadinanza avellinese. Il gruppo non si fermerà rispetto all’ottenimento di questo risultato la richiesta dei spazi  sono motivate da esigenze primarie solide nel territorio, come la frequente situazione dell’obesità infantile.

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